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l'impero di berlusconi

Il testamento del Cav.: la maggioranza di Fininvest a Marina e Pier Silvio, i regali a Fascina e Dell'Utri

Nel 2006 Berlusconi ha deciso il futuro della holding, lo scorso gennaio ha disposto i legati per la moglie, l'amico e il fratello. La lettera custodita da Fascina e il caso del figlio Luigi che non viene citato

L'impero di Fininvest sotto il controllo di Marina e Pier Silvio, che insieme raggiungono il 53 per cento delle quote avendo diviso in parti uguali quelle del padre. A Marta Fascina e 100 milioni di euro, al fratello Paolo 200 milioni, 30 milioni a Marcello Dell'Utri, "per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me". Il testamento di Silvio Berlusconi è scritto a mano, su un blocco note color giallo paglierino con l'intestazione di Villa San Martino che l'Ansa ha visto in esclusiva. Tutto il resto va in parti uguali ai cinque figli.

A loro - fatta eccezione per Luigi - si rivolge il Cav. in una lettera che compone il testamento, datata Arcore 19 gennaio 2022 e consegnata al notaio da Marta Fascina: "Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue". Ed è con questa lettera, il documento più recente dei tre che compongono il testamento, che Berlusconi ha disposto i legati per Fascina, Dell'Utri e il fratello Paolo (100 milioni).

Le decisioni su Fininvest – che detiene le partecipazioni in Mfe Mediaset, Mondadori, Mediolanum, Monza Calcio e altre attività – sono state messe invece nero su bianco il 2 ottobre 2006, mentre è del 2020 il documento con cui Berlusconi ha disposto il primo lascito a favore del fratello Paolo (100 milioni). 

 

 

All'amico di una vita, Marcello Dell'Utri, il Cav. ha lasciato 30 milioni di legato. "Lui fu una delle prime persone che conobbi quando mi trasferii da Palermo per studiare", ha raccontato Dell'Utri al Foglio parlando della sua amicizia con Berlusconi. "Mio padre mi aveva messo in guardia: ‘Marcello, tieni conto che a Milano non sono caldi come noi. Fare amicizia sarà un po’ più difficile’. E invece io dopo pochi giorni ero già a pranzo a casa di questo Silvio che mi faceva stare a tavola con sua mamma, suo papà, suo fratello e sua sorella. Come uno di famiglia".

 

 

La lettura del testamento è avvenuta in forma privata ieri pomeriggio, a mercati chiusi. Questa mattina con una nota stampa i cinque figli di Berlusconi - Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi - hanno sottolineato che "nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso", aggiungendo che il notaio che ha dato lettura delle volontà testamentarie provvederà nelle prossime ore agli adempimenti di legge.

 

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