(Foto di Ansa) 

La qualità dell'aria dopo l'incendio

Malagrotta, Arpa: la diossina è nei limiti di legge

Redazione

Dopo il doppio campionamento svolto a seguito dell'incendio al Tmb, sono stati pubblicati i risultati della qualità dell'aria: le analisi sui microinquinanti pericolosi per la salute sono rassicuranti perchè entro i parametri previsti dalle normative

L'incendio al Tmb2 di Malagrotta di mercoledì 15 giugno ha creato numerosi problemi per lo smaltimento delle tonnellate di rifiuti che ogni giorno passavano attraverso l'impianto: oltre l'emergenza rifiuti, però, fin da subito è apparsa preoccupante anche la situazione riguardante la qualità dell'aria. I dati Arpa analizzati nella giornata di ieri, giovedì 16 giugno, e pubblicati oggi dal sito ufficiale dell'agenzia regionale del Lazio rassicurano i cittadini nelle prossimità dello stabilimento e della città intera.

I dati relativi alle diossine, anche se in aumento rispetto ai giorni precedenti, rientrano nei limiti indicati dall'Oms quindi al momento non si registrano situazioni allarmanti. Per quanto riguarda questo tipo di sostanze i campionamenti fatti nell'area sono stati due: il primo ieri mattina e il secondo ieri pomeriggio. In entrambi i casi i valori rientrano nei parametri stabiliti dall'Oms, cioè 0,3 pg/m3. Il valore del primo campione è inferiore al valore di riferimento individuato dall'Oms per l'ambiente urbano (0,2 pg/m3) - si legge legge nel documento-. Il valore del secondo campione è pari al valore di riferimento individuato come indicativo della presenza di una sorgente locale di emissione-, ovvero 0,3 pg/m3. 

   

E mentre continuano le operazioni di spegnimento localizzate, messa in sicurezza e smassamento della massa di rifiuti, nei prossimi giorni saranno effettuate nuove analisi mentre l'Istituto zooprofilattico e l'Asl procederanno al monitoraggio sulle colture e sugli allevamenti zootecnici. Fin dai primi momenti infatti si è sentita l'esigenza di mettere in guardia i cittadini dal non consumare alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell'area individuata. Nell'ordinanza emessa nella mattinata di giovedì 16 si aggiunge anche il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile, divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali raccolti nell'area individuata oltre alla raccomandazione di limitare le attività all'aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva e di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti. Il tutto per un "per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione" si legge nel testo dell'ordinanza. Per ora però i dati Arpa sono rassicuranti. 

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