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contro mastro ciliegia

Israele lezioni di spettacolo

Maurizio Crippa

La Fifa dice no al boicottaggio delle squadre israeliane nel calcio, la Germania annuncia che non parteciperà all'Eurovision se i facinorosi cacceranno Israele, e anche il cancelliere austiaco fa sapere che il suo paese non ospiterà la gara. Gesti coraggiosi, forse il vento antisemita sta calando, Ma non in Italia

Prima la Fifa ha deciso di non escludere Israele dalle competizioni internazionali, “la Fifa non può risolvere i problemi geopolitici” ha detto il bravo Gianni Infantino. Poi ieri, a proposito di Italia-Israele, ha ribadito: “Ora c’è un cessate il fuoco, una notizia di cui tutti dovrebbero essere felici”. Qualche giorno fa il cancelliere tedesco Merz ha fatto sapere che la Germania non parteciperà all’Eurovision il prossimo anno se Israele sarà escluso. Del resto il 7 ottobre la Porta di Brandeburgo è stata illuminata dalla bandiera con la Stella di Davide e la scritta “Bring the home now”. Ieri anche il cancelliere austriaco Stocker ha comunicato che l’Austria non ospiterà l’Eurovision se Israele verrà esclusa, come chiesto da alcuni paesi. Timidamente forse l’aria sta cambiano, qualcuno reagisce all’antisemitismo ormai sdoganato in parole sguaiate e intenti minacciosi, per merito di persone e istituzioni coraggiose. Non certo gente come i consiglieri della Lista Orlando, di M5s e Avs che il 7 ottobre sono uscite dall’aula del consiglio comunale di Genova per non ricordare le vittime del 7 ottobre. De resto dovevano festeggiare la silenziatrice di ostaggi Albanese. Ci sono paesi dove l’aria sta cambiando. Poi ci sono i pro Pal di casa nostra, oggi in lutto contro la pace.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"