Foto ansa

contro mastro ciliegia

Un Caterpillar Sgarbi anche a Gaza

Maurizio Crippa

Il talento del critico-politico contro i monofisiti delle cause a senso unico. In tre giorni ha abbattuto la Loggia Isozaki a Firenze, restaurato un Banski contro la volontà degli street artist e dato l'ok al rogo delle croste di Berlusoni. E se lo mandassimo pure contro Hamas?

Caterpillar della critica d’arte e guascone della politica, o anche il contrario, non si può negare che a Vittorio Sgarbi manchi il talento per il controcanto, il controcampo e il controluce in grado di mandare ai matti i monofisiti delle cause noiose e a senso unico. Negli ultimi giorni ne ha infilzati alcuni. Ha bocciato definitivamente la Loggia Isozaki degli Uffizi; forse uno sbaglio, ma il tono stizzito degli incazzati fa sospettare che abbia ragione lui. Ha detto che l’Albergo Diurno di Milano, magnifici cessi liberty, non è adatto a farsi museo digitale (idem stizza). Ha fatto restaurare Il Bambino migrante di Banksy a Venezia (trovando pure lo sponsor Banca Ifis), ma facendo indignare gli street artist puristi secondo cui l’arte di strada va lasciata degradare (vedremo quando toccherà al tremendo ritratto di Assange pittato a Scampia). Infine ha detto la mitologia raccolta di 25 mila quadri di Berlusconi nascosti un Hangar può tranquillamente bruciare (i figli non ne vogliono sapere) tanto sono tutte croste e patacche. Olè. Certo che se Israele lo arruolasse e lo mandasse a Gaza, di quello schifo dei tunnel di Hamas non resterebbe pietra su pietra, nel giro di due ore

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"