Luigi Di Maio (foto LaPresse)

Fondatore e fancazzista

Maurizio Crippa

Nel 2017 il Movimento cinque stelle va dal notaio e cambia non lo statuto, ma proprio la sua storia. Lo strabiliante risultato è questo: Giggino diventa il fondare di una cosa già fondata

Era così pigro, ma così pigro, ma così pigro che sposò una donna già incinta. Può darsi che la Cirinnà-nà-nà, si risenta, lei di umorismo tanto sottile, per il fatto che si ricorra qui a una vecchia barzelletta da antropologia masculo-berlusconiana. Però è davvero l’unica cosa che viene in mente (o forse dovrei cercare un racconto particolarmente fumato di Philip K. Dick) per spiegare la cosmica stupidità di questa cosa. Nel 2017 il Movimento cinque stelle, sciagurata creatura di Grillo, va dal notaio (una mania da psicoanalisi, i contratti) e cambia non lo statuto, ma proprio la sua storia. Un caso di neolingua a sua insaputa. Lo strabiliante risultato è questo: Giggino diventa un fondatore del Movimento cinque stelle. Il fatto che ci sia già, e fondare una cosa già fondata è come ingravidare una moglie già incinta, insomma il senso del ridicolo, nemmeno li sfiora. Ma è una di quelle assurdità che spiegano tutto: il creatore del reddito di pigranza, è uno così poco portato a lavorare, che ha preferito fondare un partito già fondato. Un fancazzista. Ma qui, in effetti, (s)fondiamo una porta aperta.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"