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barbari foglianti

Bisogna rifare il centrodestra

Roberto Maroni

Sarà colpa anche dell’astensionismo che, come si sa, penalizza quasi sempre i partiti del centrodestra. Ma l’errore più grave a questa tornata elettorale è stato andare divisi al primo turno. Bisogna ricompattarsi

Ai ballottaggi di domenica il centrodestra ha perso quasi dappertutto. Nella “Fatal Verona” anzitutto, che per noi milanisti fu davvero fatale. Ma anche a Catanzaro, dove il centrodestra si è presentato diviso. Il cosiddetto Fronte Progressista ha vinto a Piacenza (neo Sindaco Katia Tarasconi), Parma (neo Sindaco Michele Guerra), Monza (neo sindaco Paolo Pilotto), Cuneo (neo sindaco Patrizia Manassero) e Carrara (neo sindaco Serena Arrighi). Sono tutte città governate finora dal centrodestra. Si è riconfermato il centrodestra in qualche comune, come a Sesto San Giovanni (dove il sindaco uscente Roberto Di Stefano ha potuto dichiarare trionfante che “Sesto San Giovanni non sarà mai più la Stalingrado d’Italia”) e a Magenta, dove è stato eletto Luca Del Gobbo (lo cito perché è stato mio assessore in Regione Lombardia). Ma ciò non basta ad attenuare i forti malumori della vigilia elettorale, che hanno riguardato tutti i partiti, in primo luogo la Lega, Forza Italia (in cui è confluito Tosi e dove Tajani lo ha convinto che anche senza l’apparentamento avrebbero vinto lo stesso) e FdI. Sarà colpa anche dell’astensionismo che, come si sa, penalizza quasi sempre i partiti del centrodestra. Ma l’errore più grave è stato che il centrodestra è andato diviso al primo turno. Riusciranno i nostri eroi (si fa per dire) a rimediare a questa pesante sconfitta elettorale che il centrodestra ha subito e a ricompattarsi in vista delle elezioni politiche del prossimo anno? Vedremo. Stay tuned.

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