Spadolini, Andreotti e Mitterand 

barbari foglianti

L'archiviazione della "dottrina Mitterrand" mette fine alla grave anomalia nei rapporti tra Italia e Francia

Roberto Maroni

Un'ottima notizia per le vittime innocenti del terrorismo. E per chi, venendo dalla sinistra militante, se ne è allontanato, deluso dalle strizzate d'occhio ai brigatisti

Il presidente Macron ha deciso di archiviare la cosiddetta “dottrina Mitterrand”, che ha sin qui impedito l’estradizione dei brigatisti, consentendo così alla Polizia italiana l’arresto di 7 (ex) terroristi. La notizia è clamorosa, perché segna la fine di una anomalia grave nei rapporti tra Italia e Francia che dura da oltre 30 anni. Una situazione che si basa su rapporti diplomatici leali che non hanno mai visto tensioni significative, tranne durante la crisi della cosiddetta “Primavera araba”, quando l’allora Ministro dell’Interno francese decise di sospendere l’accordo sulla libera circolazione per impedire l’ingresso in Francia degli immigrati che arrivavano in Italia in fuga dalla Libia. Due Paesi legati da un’amicizia necessaria, che oggi si rafforza su un tema essenziale, la lotta al terrorismo.

Lo dico da ex Ministro dell’Interno: sono davvero felice, soprattutto per le vittime innocenti di tanta criminale ferocia. E sono certo che dello stesso avviso è anche l’ex direttore di questo giornale, Giuliano Ferrara. Cito lui perché abbiamo una storia comune: entrambi proveniamo dalla sinistra militante, entrambi abbiamo sempre condannato la violenza come strumento di lotta politica, entrambi infine, delusi da una sinistra che faceva l’occhiolino ai brigatisti rossi, abbiamo deciso di seguire strade politiche diverse, ritrovandoci poi (sorpresa…) colleghi nel primo governo Berlusconi. E le sorprese, soprattutto nella politica nostrana, sono tutt’altro che finite. Stay tuned.

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