bandiera bianca

Una domanda per due

Antonio Gurrado

Il riscatto di Ernest, ex bambino nero di famiglia umile, che nel 1980 aveva rivolto un quesito impertinente ma epocale alla Thatcher. E il rodimento dell'amico Grafield, che quella domanda l'aveva inventata

Sfrutto l’onda lunga del Natale per raccontarvi una storia consolatoria, di buoni sentimenti. Il Guardian è andato a ripescare Ernest, un ex bambino nero di famiglia umile che, nel 1980, aveva rivolto una domanda a Margaret Thatcher durante una trasmissione in tv. E che domanda: le aveva chiesto cosa provasse sapendo che i sovietici solevano chiamarla “Lady di ferro”.

Curiosamente questa domanda – che ha fatto cadere il velo di ipocrisia sul nomignolo, inducendo la Thatcher a parlarne espressamente e a dirsene orgogliosa – non era venuta in mente a Ernest bensì al suo migliore amico Garfield, che però aveva ideato domande sovrabbondanti e gliene aveva ceduta una a caso. Ancora oggi nel video d’archivio si può vedere la serietà con cui la Thatcher risponde alla questione, il suo scambio di sguardi profondi con il bambino impertinente. Il quale oggi ravvisa in quel momento di quarant’anni fa la svolta nella propria vita: da quel confronto con la Lady di ferro sostiene di avere tratto la fiducia in sé stesso, la consapevolezza di poter essere ascoltato, la curiosità verso il mondo che l’ha condotto al riscatto sociale, diventando un manager di successo.

Ecco, pensate che bella storia nascosta fra le pieghe dei decenni. E pensate a quanti Natali Garfield avrà trascorso rosicando.

 

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