Un dipinto ad acquerello del XVI secolo mostra l'esercito di Cortes in marcia su Città del Messico (Universal History Archive via Getty Images) 

bandiera bianca

Invadere l'Ucraina per vendicare gli aztechi

Antonio Gurrado

Il ministro russo Lavrov sostiene che la guerra contro Kyiv stia per porre fine a cinquecento anni di egemonia dell’Occidente sul mondo intero. Ma che cosa accadeva di così epocale mezzo millennio fa?

Sergei Lavrov sostiene che l’avanzata russa in Ucraina stia per porre fine a cinquecento anni di egemonia dell’Occidente sul mondo intero.

Sulla fine direi che ci sono pochi dubbi, ma è l’inizio che mi preoccupa; per questo sono andato a vedere nel grande almanacco del mondo cosa accadeva mezzo millennio fa, nel 1523 e dintorni, per capire a cosa si riferisca l’oscura allusione di Lavrov.

Dubito che abbia in mente la rivolta dei cavalieri nella Germania neo-luterana contro l’imperatore Carlo V d’Asburgo: sarebbe un punto quanto meno singolare per dare avvio all’egemonia dell’Occidente sul mondo intero. Penso anche che non c’entri gran che la battaglia di Pavia, che vide gli spagnoli prevalere sui francesi per il dominio sul ducato di Milano.

Cosa allora? L’assegnazione a Enrico VIII Tudor del titolo di defensor fidei? La fondazione dell’ordine dei teatini da parte del futuro Paolo IV Carafa? L’elezione di Gustavo Vasa a re di Svezia? O forse Lavrov data l’egemonia dell’Occidente sul mondo intero al periodo in cui Ivan III e suo figlio Basilio annessero arbitrariamente al Granducato di Moscovia le terre di Kazan e di Novgorod, combattendo contro islamici e lituani?

A meno che, nella testa del ministro degli esteri di Putin, il riferimento non sia alla spedizione in Messico di Hernán Cortez, che fra 1519 e 1524 sottomise gli uomini di Montezuma. Chi l’avrebbe mai detto, che la Russia avrebbe invaso l’Ucraina per vendicare gli aztechi.

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