Foto Ansa

bandiera bianca

Della storia di Huw Edwards colpiscono alcune accuse

Antonio Gurrado

All'anchorman della Bbc viene rimproverato di aver tradito la sua immagine azzimata e compitissima. Nessuno che abbia pensato come lo scandalo sulle molestie sessuali sia solo il contraltare necessario dello stesso personaggio

Colpisce, della storia di Huw Edwards, un aspetto del tutto secondario: l’azzimato e compitissimo anchorman che è entrato nelle case degli inglesi, annunciando dagli schermi della Bbc il momento storico della morte della Regina, viene ora accusato di avere tradito la propria immagine per lo scandalo di molestie sessuali da cui è stato travolto. Ma come, è il succo, ti presenti così bene, così formale e così impeccabile, col tuo Bbc accent e l’aplomb di uno che ha passato settant’anni a esercitarsi per l’istante in cui dare il fatale annuncio; e poi di nascosto palpeggi e alludi, paghi sottobanco e spedisci sgradite emoticon di bacini e cuoricini come l’ultimo degli incontinenti? Strano però che questo tramestio sia stato visto come profondo tradimento dell’immagine superficiale. Strano non sia venuto in mente a nessuno che tutto quel clandestino toccare e ammiccare, quel corrompere e tentare, non fosse il contraltare necessario a mantenere un’immagine sempre così pulita, formale, impeccabile, che non mostrasse mai al pubblico l’abisso del cuore umano.

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