(foto di manikant verma su Unsplash) 

bandiera bianca

Anche gli uccelli divorziano. Solo l'uomo crede ancora nella monogamia

Antonio Gurrado

Un nuovo studio rivela sorprendenti mutamenti nel legame affettivo dei volatili: sono gli istinti sessuali e i fattori ambientali a indirizzare un rapporto. E noi invece? Restiamo convinti che si ci accoppi e ci si lasci per amore

Chissà se gli uccelli si innamorano; di sicuro però divorziano. Una ricerca condotta da scienziati tedeschi e cinesi, i cui risultati sono stati diffusi dalla Royal Society, dimostra un cambiamento etologico non da poco: volatili un tempo noti come preclari esempi di monogamia adesso cambiano partner quando arriva la nuova stagione dell’accoppiamento, pur essendo ancora vivo il partner precedente; in sostanza, quando sono stufi si mollano e si mettono con qualcun altro.

Questo comportamento inedito viene definito “divorzio” dagli ornitologi. I ricercatori sinotedeschi illustrano che la novità è dovuta a due elementi: la predilezione per la promiscuità e le migrazioni più estese. Il primo fattore liquefà la coppia per incremento delle alternative, il secondo per incremento delle opportunità. La combinazione è letale per la monogamia; pare che le rondini siano fra le specie più vivaci e, da oggi, le guarderemo con occhi diversi mentre cinguettano con finta innocenza.

Questa ricerca dimostra dunque che il comportamento sociale degli animali è determinato da pulsioni sessuali istintive e contingenze logistiche ineluttabili; quindi, di fatto, da biologia ed economia. Al variare di questi fattori corrisponde meccanicamente la variazione del tasso di divorzio. Noi uomini siamo diventati bravissimi a leggere dati scientifici e a spiegarne inconfutabilmente le implicazioni; poi però restiamo curiosamente convinti che, a differenza delle rondini, noi ci accoppiamo e ci lasciamo per amore.

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