Bandiera Bianca

Laura Nuttall avrà ventitrè anni per sempre

Antonio Gurrado

È morta la giovane inglese malata di tumore al cervello a cui i medici avevano dato un anno di vita. Grazie alle cure è riuscita a vivere qualche anno in più, diventando un'icona della lotta al cancro

È inglese, si chiama Laura, mi guarda dal giornale con sorriso radioso il giorno della laurea ed è morta a ventitré anni di cancro al cervello. Leggo che il tumore le è stato diagnosticato quando ne aveva diciotto; i medici le avevano dato un anno di vita. Allora si è rimboccata le maniche e – oltre a continuare a studiare come se niente fosse – ha cercato di fare quante più cose nel tempo che le restava. Ha guidato la metropolitana e un carro armato. Ha parlato con Malala e con Michelle Obama. Si è lanciata col paracadute e ha comandato una nave della Marina britannica. Un giorno ha anche presentato le previsioni del tempo in tv. Poi le cure le hanno concesso qualche anno in più e lei ha allungato ulteriormente la lista di cose da fare, cancellandole una a una pur sapendo che qualcosa sarebbe per forza rimasta in sospeso. Non importa. Si chiama Laura, avrà ventitré anni per sempre e ci ha lasciato qui a sperare di riuscire di avere anche noi, se ci impegniamo, una vita lunga come la sua.

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