bandiera bianca

Spero che l'Epifania si porti via anche il panettone per cani

Antonio Gurrado

Il Canettone e il Candoro. Un’azienda bresciana, che si occupa di ciò che un tempo si chiamava cibo per animali e oggi invece food per pet, ha avuto la geniale idea di spacciare come prodotto per quadrupedi quello che invece è chiaramente un prodotto per bipedi

Spero che, insieme a tutte le feste, l’Epifania si porti via anche il Canettone. Trattasi di un dolce – mi assicura La Cucina Italiana – preparato con farina di grano tenero, uova, burro, latte, arancia disidratata, zucchero, lievito, sale, patate e carne (1% di anatra). Carne? Anatra? Non dovete stupirvi poiché il Canettone è prodotto da un’azienda bresciana che si occupa di ciò che un tempo si chiamava cibo per animali e oggi invece food per pet.

Specifico che non ho nulla contro l’azienda, la cui idea geniale consiste nello spacciare come prodotto per quadrupedi quello che invece è chiaramente un prodotto per bipedi: al cane non frega nulla di avere il suo bel panettoncino né di onorare tutto il periodo natalizio; al cane basta mangiare (carne! anatra!) ed è contento. È invece il padrone che, comprando il Canettone, decide di celebrare insieme a una bestia una festa da cristiani.

Per questo spero che l’Epifania, che tutte le feste si porta via, porti via anche il Canettone che ho visto affiorare qua e là su scaffali reali e virtuali. Purtroppo però, fossi anche esaudito, resterebbe comunque il Candoro: farina di grano tenero, uova, burro, lattosio, latte, lievito, cocco, zucchero e sale. Nel caso il vostro cane fosse vegetariano.

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