(foto Ansa)

bandiera bianca

La crisi di governo e il paradosso di Giorgia Meloni

Antonio Gurrado

Seguendo la logica della leader di Fratelli d'Italia dovremmo essere un paese dove si vota sempre e non si governa mai

Dunque, ricapitolando. Se in Parlamento si crea una maggioranza ampia, solida e stabile in cui le forze politiche rappresentative delle principali opinioni degli italiani concordano nel sostenere un governo, allora il Parlamento ha tradito il proprio mandato e quel governo deve andare a casa, restituendo la parola ai cittadini affinché votino un nuovo Parlamento. Se invece quello stesso Parlamento, quelle stesse forze politiche, quei medesimi onorevoli sottraggono la fiducia a quell’identico governo, allora il Parlamento si è mostrato fedele al proprio mandato di rappresentante delle opinioni politiche degli italiani e quel governo deve andare a casa, restituendo la parola ai cittadini affinché votino un nuovo Parlamento. Di conseguenza, la più compiuta delle democrazie è quella in cui si vota sempre e non si governa mai, di modo tale che il volere dei cittadini sia sempre rappresentato fedelmente. Questo, mi pare, si chiama paradosso di Meloni: la leader di Fratelli d’Italia ieri ha giustamente detto che la storia le ha dato ragione; la logica, però, così così.

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