Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

Bandiera bianca

Il costo sociale di andare dietro ai Cinque stelle

Antonio Gurrado

Il famigerato taglio dei parlamentari mi avrebbe fatto guadagnare ogni anno un caffè abbondante. Che però verrebbe dimezzato dagli sprechi (pardon, dai furbetti) del reddito di cittadinanza

Mannaggia, e io che credevo di essere diventato ricco. Secondo i miei calcoli il taglio dei parlamentari, cavallo di battaglia grillino, mi avrebbe causato un guadagno annuo di un euro e settantotto centesimi: ovvero ottantadue milioni di euro fratto quarantasei milioni di aventi diritto al volo. Inutile ricordare in questa sede il potere di acquisto della somma; con un euro e settantotto posso comprare un caffè e mezzo abbondante, una figurina di Donadoni su eBay, una pila stilo lasciando il resto di mancia al commesso, quarantadue ore di abbonamento a Dazn, trentotto pagine del nuovo libro di Bruno Vespa. Un affarone.

 

Purtroppo però leggo sul Corriere che un altro cavallo di battaglia grillino, il reddito di cittadinanza, nel solo 2021 ci è costato quarantuno milioni di euro percepiti indebitamente da non aventi diritto, dallo scippatore al fannullone con Ferrari, dal finto bulgaro al raggiratore di vecchietti. Ciò abbatte drasticamente il potere di acquisto, poiché ad andar dietro ai Cinque stelle metà di ciò che risparmieremo è già finito nelle tasche di furboni e lestofanti. Per il futuro posso fare affidamento su ottantanove centesimi; chissà se per il caffè mi faranno credito.

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