Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

Bandiera bianca

Abbiamo abolito la disparità, o forse no

Antonio Gurrado

Il Senato ha approvato la legge per eliminare il gender gap dai salari. Tutto risolto? Non proprio

Abbiamo abolito la disparità! Viviamo in tempi più sobri e civili del 2018, quindi nessuno si è affacciato giubilante dal balcone e i titoloni dei giornali si sono ridotti a trafiletti che spiegavano tecnicalità: tuttavia, con l’approvazione del Senato, ieri è diventato legge il provvedimento per eliminare il gender gap dai salari. Benissimo, è giusto e doveroso; ed è tutto risolto? Non proprio: perché leggendo spiegazioni e commenti emerge che bisogna aspettare i decreti attuativi. Poco male; poi le aziende saranno obbligate a corrispondere lo stesso stipendio ai dipendenti e alle dipendenti?

 

Neanche per idea: devono piuttosto redigere un rapporto biennale da sottoporre alle rappresentanze sindacali aziendali e ai consigli regionali di parità. Ah; e cosa succede se in questo rapporto c’è scritto che i maschi continuano a guadagnare di più? Non un gran che: si perde l’opportunità di uno sgravio fiscale di massimo cinquantamila euro destinato alle aziende virtuose e, alla peggio, si rischia un’ammenda di cinquemila euro.

Ci sarà dunque qualcuno che si metterà a fare i conti della serva calcolando che da un lato lo sgravio ha un tetto, dall’altro le donne guadagnano circa cinquecento euro al mese meno degli uomini; ci sarà dunque qualcuno che si metterà a ponderare col bilancino moltiplicando costi e benefici per il numero dei dipendenti e, fatta la legge, troverà l’inganno? Chi può dirlo: in Italia la strada della giustizia è sempre lastricata di ottime intenzioni.

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