Non si è ancora spenta la disputa teologica, infiammata dall’archimandrita Francesco Boccia, sull’ora esatta del Natale di Gesù, che già si profila all’orizzonte la disputa cronologica sull’inizio anticipato del 2021. Leggo che un ristorante veneto, a Musile di Piave, si è già attrezzato per un veglione all’ora di pranzo (e chissà quanti altri ristoranti ci hanno già pensato o stanno per pensarci): se potremo essere aperti, è il succo, proponiamo di iniziare i festeggiamenti alle tredici del 31 dicembre, con brindisi di mezzanotte alle diciassette e trenta. Dopo di che, entro le diciotto, tutti a casa a scaldarsi davanti alla tv e a vivere l’esperienza straniante del countdown televisivo sei ore e mezza dopo l’inizio dell’anno nuovo, come se si stesse guardando la Rai da una specie di Mongolia interiore.
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