Don Biancalani

Il Vangelo è molto più potente di "Bella ciao"

Antonio Gurrado

Sull'accoglienza è già scritto tutto nei testi sacri. Peccato che i preti siano inascoltati

Sapete qual è il vero problema della polemica su don Biancalani, il parroco pistoiese che ha cantato “Bella ciao” a Messa? Il fatto che, per richiamare l’attenzione del grande pubblico su carità e accoglienza, abbia dovuto mettersi a cantare “Bella ciao” a Messa. Il testo del Vangelo è molto più radicale ed estremo di quello della canzone partigiana. C’è scritto che dobbiamo amare il prossimo come noi stessi. Che dobbiamo soccorrere i mendicanti, gli ammalati, i reietti. Che dobbiamo perdonare ai nemici settanta volte sette. Che quando sfamiamo un povero, visitiamo un carcerato, consoliamo un ammalato, è come se lo facessimo a Gesù stesso. Che il ladrone, il pubblicano, l’adultero, lo straniero sono nostri fratelli. Tutto ciò è scritto alla lettera, non velato dal simbolismo di una canzone. Però, se un prete canta “Bella ciao” a Messa, tutti si mettono a strillare; se un milione di preti proclamano a Messa i precetti del Vangelo, a nessuno fischiano le orecchie.

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