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Cosa dice degli italiani la legge che obbliga il seggiolino antiabbandono

Antonio Gurrado

Se le statistiche ci rivelano l'animo del popolo in base a ciò che fa, le leggi, coi loro obblighi e le loro proibizioni, ci svelano i desideri più radicati

Per capire un popolo ci sono due strumenti privilegiati: le statistiche e le leggi.

 

Le statistiche ci rivelano l'animo del popolo in base a ciò che fa. Per esempio, se di una nazione sappiamo che sono bassissime le vendite di spinaci o molto frequenti gli accoppiamenti coi canguri, ne deduciamo che in quella nazione è ritenuto più gradevole accoppiarsi con un canguro che nutrirsi di spinaci.

 

Le leggi invece, coi loro obblighi e le loro proibizioni, ci svelano i desideri più radicati nel popolo. Sempre nel nostro esempio fittizio, una legge che imponesse di mangiare spinaci almeno una volta a settimana implicherebbe che, dipendesse da lui, quel popolo non mangerebbe mai spinaci di propria volontà. Idem, una legge che vietasse i rapporti amorosi coi canguri lascerebbe testimonianza ai posteri di un popolo trascinato da un'intrinseca, insopprimibile voglia di deflorare i macropodidi.

 

Questo per dire che noi italiani non solo passeremo alla storia come il popolo che non voleva riprodursi, stanti le note statistiche sul tasso di natalità. Ora, grazie alla legge che obbliga a dotarsi di seggiolino antiabbandono per evitare che i bambini restino chiusi in macchina, verremo ricordati come la nazione che, se fa figli, preferisce dimenticarseli.

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