L'inseguimento al candidato di CasaPound come uno sketch dei Monty Python

Antonio Gurrado

Il video attira clic girato per le strade di Bologna dimostra come si fa a trasformare un sassolino in una valanga

Pallida imitatrice della fantasia, la cronaca riserva una notiziola dal sito di Repubblica, ideale calamita di clic poiché collocata sul punto di equilibrio fra la geremiade antifascista e il “Non crederete mai a cosa fa questo gattino!”. A Bologna il candidato di CasaPound Filippo Berselli ha percorso le strade del centro sul tettuccio di una Land Rover, da cui un altoparlante diffondeva le antiche note dell’“Inno a Roma”; se non che l’unico spettatore del comizio itinerante è stato un signore in biciletta il quale, stabilmente in scia, urlava allo sconsolato Berselli, all’automobile e forse anche a Puccini: “Merde siete e merde resterete!”. L’esilarante inseguimento, come lo ha definito Repubblica, richiama con esattezza uno sketch dei Monty Python di cinquant’anni fa, in cui alle elezioni suppletive per il seggio di Minehead, tranquilla cittadina del Somerset, si candida un tale signor Hilter; questi, con baffetti e divisa da führer, percorre le strade in bicicletta seguito dal suo fido aiutante, tale Ron Vibbentrop, elegantissimo in marsina mentre gira la manovella del grammofono per diffondere l’inno “Deutschland, Deutschland”. Hilter aizza la folla dal megafono, solo che la folla non c’è, se non due signore a un crocicchio che lo guardano passare stranite; e, quando si affaccia da un balcone a urlare che per una Minehead migliore è necessario invadere la Polonia, in piazza lo ascoltano solo un bifolco e tre bambini. Tutti tacciono e, ignorato, Hilter naufraga col suo piano. Se invece qualcuno gli avesse urlato dietro, anche solo per inveire crudamente, la manifestazione d’interesse gli avrebbe garantito qualche ora di visibilità online e, fra le risatine di progressisti e benpensanti, il sassolino si sarebbe fatto valanga.

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