Foto LaPresse

L'ultima idea bio di Gwyneth Paltrow. Un clistere al caffè

Antonio Gurrado

Dal suo sito di lifestyle l'attrice dispensa consigli costosi su come depurarsi dopo le feste. Peccato che secondo i medici facciano male 

Ho appena preso un caffè e mi corre l’obbligo di tranquillizzarvi: l’ho assunto per via orale. Sarò tradizionalista ma non mi convince il consiglio propagato dal sito di lifestyle di Gwyneth Paltrow, Goop, secondo cui conviene utilizzare il caffè per praticarsi di tanto in tanto dei clisteri. Forse “tradizionalista” tuttavia non è il termine esatto poiché, su siti di dubbie affidabilità e grammatica, trovo che il clistere al caffè risale già al 1917, o forse al 1896; sono certo che tali antiche date denotino autorevolezza per i temerari insipienti, convinti che la salute passi attraverso il fatale connubio fra ciò che è tradizionale, ciò che è domestico e ciò che è naturale. Sarebbe a dire, l’esatto contrario del progresso scientifico. Va notato ciò nondimeno che la proposta del sito di Gwyneth Paltrow contiene in sé un germe di progresso, benché sottovalutato. Nel proporre i clisteri al caffè – i cui effetti, stando ad alcuni medici, sono dannosi dal 1917 o dal 1896 – il sito di Gwyneth Paltrow suggerisce infatti l’acquisto dell’Implant-O-Rama, un congegno per pomparsi caffeina nel retto alla modica cifra di 135 dollari. Una rapida ricerca su internet mi fa scoprire che però la medesima pratica sconsigliabile, con un clistere usa e getta, si può ottenere per massimo una decina di euro, di cui uno per un caffè take away dal vostro bar preferito. La tradizione vuole che, storicamente, il mondo si divida in ceti ricchi che possono garantirsi gli ultimi ritrovati della medicina e in ceti poveri che, senza soldi, devono accontentarsi di un peggiore stato di salute. Ora l’innovazione ci pone di fronte a un nuovo ceto: quello che può permettersi di spendere molto per cure che fanno star male.

Di più su questi argomenti: