La nuova polemica sterile di Hollywood sarà sulla Cleopatra di Denis Villeneuve

Antonio Gurrado

Mentre si lavora all'uscita del film sulla regina egizia, c'è chi chiede a gran voce di "approcciare la sua storia dal suo punto di vista”. E di scegliere un'attrice col naso aquilino

Preparatevi: la prossima polemica inutile sarà sull’attrice che interpreterà Cleopatra nel nuovo film di Denis Villeneuve, nonostante che il casting non sia ancora iniziato e lo stesso regista non abbia ancora accettato l'incarico. È accaduto che lo sceneggiatore David Scarpa stia lavorando a un copione sulla regina egizia e abbia annunziato che si tratterà qualcosa di completamente diverso rispetto al celebre polpettone del 1963: “Cleopatra è sempre stata raccontata dal punto di vista degli uomini, mentre stavolta l’idea è approcciare la sua storia dal suo punto di vista”. Subito è intervenuta a dare manforte Radhika Sanghani sul Guardian, argomentando che il realismo della prospettiva di Cleopatra non potrà essere completo se non si scritturerà, anziché una prevedibile emula di Liz Taylor, un’attrice col nasone. Ora, sul naso di Cleopatra non si discute, visto che si trova anche raffigurato su monete d’epoca; ma come la mettiamo col punto di vista? Immedesimarsi in una regina egizia del primo secolo avanti Cristo è ardimentoso. Le fonti su di lei sono, a occhio, Plutarco, Svetonio, Dione Cassio: nulla che possa consentire di penetrare i suoi pensieri, a meno di non far passare come ricostruzione realistica l’antichizzazione congetturale di una donna di oggi. Perfino l’autrice della biografia di Cleopatra vincitrice di un premio Pulitzer, Stacy Schiff, per la copertina aveva scelto un profilo talmente pudico da non mostrare affatto il naso della regina; figuriamoci il punto di vista.

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