Devo dire che il balletto delle dichiarazioni pubbliche sulla revisione della dottrina del matrimonio, non mi appassiona. Le fughe in avanti di questo o di quell’ecclesiastico sono uno spettacolo, talora di imprudenza pastorale, talora di vanità clericale. C’è sempre qualcuno, ecclesiastico o laico che sia, che cerca la via più semplice per sistemare i mali della terra: chi mandando il mondo, con i suoi mali, a quel paese, con tanti saluti per la misericordia di Dio, che si è fatto uomo per salvarci, e non per condannarci; e chi, invece, ritenendo che il mondo sia salvabile andando a braccetto con i tempi, mettendosi al traino delle mode del momento, come se non fossero, appunto, quanto di più effimero vi sia.