Ricerca, 63% giovani si sente 'rallentato' dalla poca conoscenza digitale in azienda

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Roma, 3 ott. (Labitalia) - Il 63% dei giovani lavoratori dai 18 ai 35 anni si sente 'rallentato' da datori di lavoro con scarse conoscenze della 'rivoluzione digitale'. E' quanto emerso dalla ricerca svolta dall'Osservatorio Expotraining su un panel di 500 partecipanti, i cui dati completi saranno presentati durante la manifestazione prevista a 'FieraMilanoCity' il 25 e 26 ottobre. ExpoTraining è la più importante fiera della formazione, lavoro e sicurezza in Italia. Si tiene da 6 anni rappresentando un punto di riferimento del settore, mettendo al centro il lavoratore e lo sviluppo dei suoi talenti, delle sue competenze e del suo benessere.

Roma (Labitalia) - Il 63% dei giovani lavoratori dai 18 ai 35 anni si sente 'rallentato' da datori di lavoro con scarse conoscenze della 'rivoluzione digitale'. E’ quanto emerso dalla ricerca svolta dall'Osservatorio Expotraining su un panel di 500 partecipanti, i cui dati completi saranno presentati durante la manifestazione prevista a 'FieraMilanoCity' il 25 e 26 ottobre. ExpoTraining è la più importante fiera della formazione, lavoro e sicurezza in Italia. Si tiene da 6 anni rappresentando un punto di riferimento del settore, mettendo al centro il lavoratore e lo sviluppo dei suoi talenti, delle sue competenze e del suo benessere.

 

I dati emersi denunciano come, a fronte di una società italiana complessivamente intesa e di un mondo del lavoro nello specifico sempre più 'maturo', si accompagni anche la netta sensazione dei più giovani di essere frenati e poco compresi a causa della scarsa conoscenza della 'rivoluzione digitale'.

 

Nello specifico, tra i giovani lavoratori, ben il 63% ha dichiarato che i suoi superiori o referenti nell’azienda presso cui lavora ha una conoscenza del web e dell’It "molto inferiore" alla sua. L’80% di questi ha aggiunto che tale percezione comporta una riduzione delle sue possibilità di carriera o di espressione delle sue competenze.

 

"I dati ormai sono chiari, peraltro confermati -ha dichiarato Carlo Barberis, presidente di ExpoTraining- da molte altre ricerche: il mondo del lavoro italiano è 'vecchio' e le sue competenze sono spesso poco o affatto aggiornate. Sul digitale (inteso nel senso più ampio) si evidenziano tutti i ritardi dell’imprenditoria italiana, con la sua scarsa fiducia nella formazione e con una età media molto avanzata. In realtà, le professionalità non mancherebbero, ci sono migliaia di giovani pieni di idee, capaci di innovazione e con la formazione adatta, ma ahimè sono fuori dal mondo del lavoro e stentano ad entrarvi".

 

"Ne parleremo -ha continuato Barberis- al prossimo Forum del lavoro presso ExpoTraining, quando metteremo a confronto giovani talenti, imprese e formatori. Già dallo scorso anno, infatti, avviammo delle iniziative per 'Adottare un giovane futuro'. Un progetto che non intende solo aiutare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro, ma anche le aziende a porre le basi per l’innovazione, per la quale i giovani sono indispensabili".

 

"Agli imprenditori, in sostanza, noi non diciamo di aiutare i giovani perché è cosa buona e giusta, ma perché gli conviene; altrimenti, tra 5 anni le loro competenze -ha concluso Barberis- saranno definitivamente desuete e le loro imprese fuori dal mercato".

 

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