Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi (foto LaPresse)

Il Cav.: "Il patto è morto? Decideremo se arriva una proposta dalla sinistra"

Redazione

Berlusconi interviene a margine della cerimonia di insediamento di Mattarella al Quirinale ("discorso rispettoso della Costituzione", dice). Poi siparietto con Renzi: "Sei più birichino di me".

Silvio Berlusconi ha parteciapto alla cerimonia di insediamento del nuovo capo dello stato al Quirinale. Il leader di Forza Italia, che proprio ieri ha ricevuto uno sconto della pena inflitta per il processo Mediaset, ha definito il discorso rivolto al Parlamento dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "assolutamente adeguato e rispettoso della Costituzione. Che è quello che noi pretendiamo da ogni capo dello stato". Poi, ai cronisti ha voluto commentare la vittoria in Grecia del partito guidato da Alexis Tsipras, che oggi incontra a Roma il premier Matteo Renzi: "Sul fatto che la politica economica di questa Europa sia completamente sbagliata non ci sono dubbi e lo abbiamo sempre detto", ha commentato il Cav.

 

Sul futuro del patto del Nazareno, che qualcuno ha messo in dubbio dopo la vicenda della scelta del nome di Mattarella come candidato al Quirinale, Berlusconi si è mostrato più interlocutorio: "Il patto è morto? Francamente non lo so abbiamo sempre avuto uno spirito di stato e siamo convinti che ci vogliano riforme per il paese. Se una proposta arriva dalla sinistra la giudichiamo e decidiamo", ha risposto ai cronisti.

 

A margine della cerimonia, c'è stato spazio anche per un singolare siparietto con il premier Renzi. "Nella graduatoria io sono meno birichino di Berlusconi e Padoan", ha detto il presidente del Consiglio nel salone delle Feste del Quirinale. Il premier era accompagnato dal ministro Pier Carlo Padoan e lo ha presentato a Silvio Berlusconi che lo ha apostrofato con una battuta: "Spero sia meno birichino di te". Renzi si è schermito e poi, avvicinato da Gianni Letta, ha raccontato: "Abbiamo fatto una graduatoria: io sono meno birichino di Berlusconi e di Padoan".