Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (foto LaPresse)

L'asse Napolitano-Renzi contro il partito dei disfattisti

Redazione

Nel saluto di fine anno alle alte cariche dello stato il presidente della Repubblica promuove l'operato del governo e chiede alle parti sociali di favorire il programma di riforme dell'esecutivo.

Nel saluto di fine anno alle alte cariche dello stato, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano promuove l'impegno di Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan in tema di riforme e chiede al Parlamento di portare a compimento il programma di intrapreso dal governo: "Dobbiamo procedere con coerenza e senza battute d'arresto sulla via delle riforme", ha detto nel salone dei Corazzieri del Quirinale, aggiungendo che la realizzazione del programma del presidente del Consiglio è al momento "indispensabile e non più rinviabile".

 

Uno sforzo di cambiamento portato avanti non solo in Italia ma anche in Europa, tanto che durante il semestre di presidenza italiana in Europa "il governo italiano, partendo dall'accurato lavoro preparatorio svolto dal precedente esecutivo, ha potuto operare validamente, e con senso di maggiore sicurezza, in un clima nuovo di attenzione, per porre al centro dello sforzo comune esigenze, elaborazioni, proposte per un nuovo corso delle politiche finanziarie e di bilancio dei ventotto, dell'austerità".

 

Il presidente della Repubblica ha esortato le forze politiche e i sindacati ad arrivare a una mediazione costruttiva per favorire il cambiamento del mercato del lavoro per permettere una ripresa dell'economia: "C'è malessere diffuso tra milioni di famiglie impoverite, tra giovani che si vedono senza prospettive, tra lavoratori che sentono vacillare ogni sicurezza; c'e' molta sofferenza autentica e c'è dunque tensione, volontà di reagire, impulso di protesta più che di rassegnazione". E' per questo che Napolitano incita le parti sociali al "rispetto delle prerogative di decisione del governo e del Parlamento, senza improprie e devianti commistioni, nel rispetto del ruolo che è naturale dei sindacati, di rappresentanza e negoziale; e sforzo convergente di dialogo anche su questioni vitali di interesse generale".

 

[**Video_box_2**]Nel suo discorso Napolitano chiede cambiamento e una veloce approvazione della riforma del mercato del lavoro per combattere in questo modo "l'insopportabile livello di disoccupazione, specialmente giovanile, che non permette al paese di crescere".

 

L'auspicio del presidente della Repubblica per permettere una maggiore governabilità al paese e per facilitare la realizzazione delle riforme è quello che "si raggiunga un superamento del bicameralismo perfetto", poiché anche diversi padri costituenti intravedevano "in questo sistema un doppione legislativo che poteva rallentare la capacità di governo del paese".