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Tra "grande sciopero" e propaganda i sindacati sfilano in piazza

Redazione

Camusso attacca: "Nel Jobs act ci sono norme da anni Venti". Landini chiede confronto, ma dalla Uil a Roma crepe nell'unità sindacale: "Se Renzi farà battaglia in Europa sul 3 per cento" ci potrà essere dialogo. Scontri tra polizia e manifestanti a Torino e Milano.

Da un lato chi prova a portare a termine le riforme, in piazza invece il partito del no non si cambia. Per le strade delle maggiori città italiane sfilano i cortei sotto le insegne di Cgil e Uil e dal palco di Piazza San Carlo a Torino Susanna Camusso lancia accuse al governo: "Nel Jobs act ci sono norme da anni Venti. E' necessario cambiare anche perché risorse ci sono: quelle degli evasori, quelle sottratte dalla corruzione e quelle dei grandi patrimoni".

 

Il segretario generale della Cgil chiede un passo indietro al governo: "Senza il lavoro il Paese non esce dalla crisi, ma continua a sprofondarci dentro. Stiamo ripetendo al Governo che senza il lavoro non ci sono prospettive per il Paese e per i 3 milioni di disoccupati e per i nostri figli che continuano a fare le valigie ed andare all'estero".

 

Le richieste dei sindacati sono di estendere il bonus di 80 euro a pensionati e incapienti, di rinnovare il contratto del pubblico impiego, di non aumentare le tasse locali, di non dare contribuzioni a pioggia ma solo alle imprese che fanno ricerca e sviluppo, di garantire risorse per gli ammortizzatori sociali e di non ridurre i diritti ai lavoratori.

 

A Milano a margine del corteo ci sono stati scontri tra la polizia e gli studenti. Una volta arrivati davanti al Pirellone i manifestanti hanno iniziato a lanciare alcuni oggetti e sono venuti in contatto con gli agenti schierati in tenuta antisommossa. Una ventina di antagonisti, travestiti da Babbo Natale, avrebbe poi scavalcato il cancello del palazzo della regione. Lì sono partite le cariche della polizia. Undici in totale i contusi. Anche a Torino ci sono stati scontri tra polizia e manifestanti. Al rondò della Forca il corteo degli studenti ha lanciato uova e pomodori verso una delle sedi della Regione Piemonte, quindi i giovani sono venuti a stretto contatto con gli agenti che hanno caricato. Per terra sono stati rinvenuti alcuni bastoni di legno.

 

Da Genova anche il segretario della Fiom Maurizio Landini attacca l'esecutivo: "La prima cosa che Renzi deve fare è smetterla di chiedere voti di fiducia e deve accettare di confrontarsi e discutere con tutti. Poi deve togliere dal tavolo la vicenda dell'articolo 18 e aprire invece una discussione vera per fare gli investimenti. Perché senza la ripresa degli investimenti il lavoro non si crea".

 

[**Video_box_2**]Non piacciono ai sindacati le modifiche dello statuto dei lavoratori tanto che da Roma il segretario della Uil Carmelo Barbagallo parla di "nuova resistenza. Bisogna finirla di raccontare storie e fare promesse non mantenute, deve ridare dignità al lavoro, speranza ai giovani, certezze di sopravvivere ad una crisi così profonda ai pensionati". Ma proprio da Roma si aprono piccole crepe nell'unità sindacale. L'Uil apre al governo: "Se Renzi vuole fare una battaglia in Europa per eliminare quel vincolo stupido del 3 per cento che sta impoverendo tutta Europa, siamo disposti a fare un'azione anche con i sindacati europei"

 

Intanto arrivano i primi dati sulla partecipazione allo sciopero generale. Oltre il 50 per cento dei voli Alitalia sono stati cancellati mentre "nel trasporto ferroviario non sta circolando il 48 per cento dei convogli non garantiti, in programma dalle 9. Adesioni alte, in diverse località  superiori al 50 per cento anche nelle officine della manutenzione rotabili, nella manutenzione infrastrutture, negli uffici e nelle biglietterie", fanno sapere dalla Cgil. Nel trasporto pubblico locale invece sono stati interrotti circa l'80 per cento delle corse urbane nelle grandi città.