Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso (foto LaPresse)

Camusso contro il governo: "Precettazione gesto gravissimo"

Redazione

Il leader della Cgil: "Renzi traduca in fatti la speranza che ha acceso".

La Cgil "rispetterà la precettazione per tutelare i singoli lavoratori", ma questo "rimane un atto gravissimo" e "un intervento a gamba tesa" contro lo sciopero. Lo ha detto la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, in un videoforum con Repubblica Tv a proposito della decisione del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi di imporre la precettazione allo sciopero ai ferrovieri. Per Camusso la precettazione avviene con "un'esplicita violazione delle norme di legge, che viene strumentalmente usata" perché lo sciopero generale è stato proclamato "oltre un mese fa".

 

"Non  abbiamo ancora visto il testo dell'ordinanza - ha ammesso la segretaria - non siamo nemmeno in grado di valutarmne ancora la portata salvo la gravità politica". Camusso ha precisato che l'atto è "unilaterale, alza i toni" e "apre un contrenzioso", in quanto "la legge dice esplicitamente che a fronte di osservazioni dovrebbero essere convocate le parti, invece noi abbiamo appreso dai telegiornali la precettazione".

 

[**Video_box_2**]Alla crisi "si può reagire contrastando l'auterità non solo in Europa, ma anche in casa propria"ha sottolineato Camusso parlando delle riforme messe in campo dal governo Renzi, constatando però come esista una "dicotomia abbastanza impressionante, per cui in Europa si dicono certe cose e in casa propria si prosegue con le politiche di austerità".

 

Secondo la leader sindacale "la scelta giusta sarebbe quella di investire, parlo degli investimenti pubblici che sono quelli su cui può agire il governo". Camusso ha ricordato che in Italia ci sono "una grande quantità, 1 milione di lavoratori, che pur avendo un lavoro vivono sulla soglia della povertà o in povertà". La questione, ha spiegato la segretaria generale, è "come si utilizza la ricchezza di un Paese per creare lavoro", soprattutto dopo gli annunci di Matteo Renzi che "ha acceso una speranza nel Paese, ma che ora deve tradurre in fatti, consapevole che per molti italiani speranza significa avere un lavoro".