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Mps affonda in Borsa. Male anche Carige e si pensa all'aggregazione con Ubi

Redazione

Giù Piazza Affari dopo i risultati degli stress test di ieri.

Sono tornate in contrattazione le azioni di Banca Mps, ma scivolano del 20 per cento portandosi a 0,8 euro, per poi tornare in asta di volatilità. In Borsa la banca senese vale 4,09 miliardi. Questa mattina è andato in fumo un miliardo di capitalizzazione dell'istituto senese, bocciato agli esami degli stress test, con la Bce che chiede un rafforzamento patrimoniale per 2,1 miliardi. Vanno giù anche tutti gli altri titoli bancari, compresi quelli di Banco Popolare (-1,4 per cento) che fino a poco fa erano positivi. Il Ftse Mib segna la performance peggiore d'Europa con un calo dell'1,98 per cento.

 

"Carige è evidentemente destinata ad un'aggregazione, ma in vista dell'aumento di capitale manteniamo una view cauta: ipotizzando un aumento da 600 milioni il tangible book per share scende a 12 cents e il target da 11 cents a 8 cents". Così Equita Sim, uno dei principali broker che segue da vicino il titolo Carige, fotografa la situazione dell'istituto all'indomani dell'esito dello stress test Bce che ha evidenziato un ammanco da 814 milioni. Lo scenario è quello a cui tutti guardano dopo il responso di Francoforte e alla luce della ricapitalizzazione già avvenuta in estate (800 milioni) che ha visto il socio di  controllo, Fondazione Carige, ridurre il proprio peso al 19 per cento e ottenere un'autorizzazione dal ministero delle Finanze per limare ancora la quota.

 

[**Video_box_2**]Kepler Cheuvreux indica Carige come un naturale candidato a  un takeover, così come Deutsche Bank che - in un report citato dal Corriere della Sera Bergamo - ritiene "una logica combinazione" quella tra Ubi e Carige. La solidità di bilancio di Ubi, i bassi rischi di esecuzione e la governance attuale di Carige sarebbero fattori favorevoli per l'operazione che potrebbe avvenire, per Db, con un'offerta in contanti o in azioni da parte di Ubi. Poco fa il consigliere delegato di Ubi Banca, Victor Massiah, proprio in relazione a queste indiscrezioni su un suo ruolo di cavaliere bianco di Mps o Carige ha dichiarato in una nota: "Premesso che non vi è alcun dossier aperto, e che nel caso sarebbe Ubi Banca a scegliere, il gruppo ha una storia di creazione di valore. Butta i propri soldi chi specula su una modifica di questa strategia".

 

Ieri, 25 banche di cui quattro italiane non hanno superato gli stress test sui bilanci del 2013 condotto dalla Banca centrale europea. Tredici invece sono quelli bocciati anche per l'esercizio del 2014 come illustra anche il documento pubblicato della Banca d'Italia. Questi istituti bancari dovranno raccogliere nei prossimi nove mesi circa 9,5 miliardi di euro di nuovo capitale per sistemare i conti. Le italiane "bocciate", oltre a Monte dei Paschi di Siena, per la quale l'esame ha evidenziato la carenza di capitale più alta di tutte, a 2,11 miliardi di euro, e a Carige, per 810 milioni di euro, sono Popolare di Vicenza e Popolare di Milano, che durante i primi mesi del 2014 hanno però parzialmente sistemato i conti.

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