Un agente del secret service che assicura la sicurezza personale del presidente degli Stati Uniti (foto AP)

La sicurezza della Casa Bianca è un colabrodo: si dimette il direttore del secret service

Redazione

Altro che "Homeland". Julia Pierson, responsabile dell'incolumità di Obama lascia l'incarico dopo l'ennesima falla nella protezione del presidente.

Un articolo satirico di ieri, la rubrica "The Borowitz report" del New Yorker, ha ironizzato sul nuovo scandalo che ha costretto il direttore del secret service americano alle dimissioni. "In seguito alle nuove falle nella sicurezza della Casa Bianca, anche il primo ministro iracheno Haider al Abadi ha rinunciato a una visita a Washington. Meglio restarsene a Baghdad, ha pensato il premier". Julia Pierson, prima donna a rivestire la carica di direttore dei servizi americani e responsabile dell'incolumità del presidente Obama, ha rassegnato le proprie dimissioni ieri, inchiodata dal caso di un veterano della guerra in Iraq che, armato di coltello, ha scavalcato la recinzione della Casa Bianca fino a entrare nei locali interni, prima di essere intercettato e bloccato dagli agenti.

 

Non è la prima volta: il giorno prima era stata diffusa la notizia di un altro caso avvenuto all'inizio del mese scorso ad Atlanta. Un dipendente armato di un'impresa privata di vigilanza (con precedenti penali) ha avuto modo e tempo di prendere un ascensore con Obama, di scattargli foto e di filmare un video del presidente mentre parlava al telefono. In quel caso fu la fiducia stessa in Pierson a vacillare; Obama fu avvisato dal direttore della falla nella sicurezza solo pochi minuti prima che la stampa diffondesse la storia.

 

Eppure, l'arrivo di Pierson era stato accolto con grandi aspettative. L'Amministrazione sperava di far dimenticare il precedente dei 12 agenti dei servizi che nel 2012 pagarono altrettante prostitute durante un viaggio presidenziale in Colombia. E invece, lo scorso marzo, un'altra trentina di "angeli custodi" di Obama, durante un viaggio ad Amsterdam, furono rispediti a casa dopo una notte brava trascorsa nei pub olandesi ad ubriacarsi.

 

Obama ha così accettato le dimissioni di Pierson e ha richiamato alla guida dei servizi l'ex direttore Joseph Clancy, andato in pensione nel 2011. Volto amico per la cerchia ristretta del presidente, Clancy ha già presentato un ragguaglio sulle misure di sicurezza da adottare per rimediare alle falle create dal suo predecessore. Obama, d'altra parte, è uno dei presidenti che nella storia recente ha ricevuto più minacce di morte, anche più di Bush Junior, almeno secondo fonti citate dalla stampa americana.

Di più su questi argomenti: