Altra notte di scontri nella cittadina di Ferguson, nel Missouri (Foto Ap)

Altra notte di proteste a Ferguson: 31 arresti

Redazione

Lancio di sassi e slogan contro la polizia, che dice di non aver sparato nemmeno un proiettile contro i manifestanti.

Gli scontri nella cittadina di Ferguson, nel Missouri, sono proseguiti anche nella notte. La polizia è intervenuta compiendo 31 arresti. "Non è stato sparato nemmeno un proiettile nonostante gli attacchi armati subiti", ha spiegato il capitano della polizia Ron Johnson in conferenza stampa, aggiungendo che altri due manifestanti sono stati feriti - ma non dalla polizia - e sono stati poi trasportati in ospedale. Le forze di sicurezza hanno sequestrato due pistole e una bomba molotov ai manifestanti, in piazza da dieci giorni per l'uccisione di Michael Brown, il giovane di colore ucciso il 9 agosto scorso.

 

Un coprifuoco notturno è stato imposto dalla polizia e la Guardia nazionale, chiamata dal governatore del Missouri,  è stata schierata nei sobborghi di St. Louis. Ai manifestanti, secondo il Washington Post, si sono uniti altri ragazzi provenienti da Chicago, Detroit e Brooklyn. La tensione è aumentata a partire da ieri pomeriggio, dopo un avvio pacifico delle proteste. Il fotografo di Getty Images, Scott Olsen, è stato arrestato dalla polizia per poi essere rilasciato, mentre la polizia è  intervenuta con il lancio di gas lacrimogeni per placare la rabbia crescente dei manifestanti culminata con il lancio di pietre e slogan contro le forze di sicurezza. 

 

Sebbene Barack Obama abbia puntualizzato che "l’impiego della guardia nazionale a Ferguson deve essere limitato", il capitano Johnson aveva annunciato ieri che "nessun nuovo atto di violenza sarebbe stato tollerato dalla polizia". Secondo Johnson, parte dei manifestanti sarebbe composto da "delinquenti".

 

La madre di Michael Brown, intanto, intervistata dalla Abc dopo la nuova autopsia che ha dimostrato come il ragazzo 18enne sia stato colpito da sei colpi di proiettile, ha chiesto l'arresto dell'agente responsabile, Darren Wilson. Domani a Ferguson è atteso l'arrivo del ministro della Giustizia Eric Holder, inviato dal presidente Barack Obama.