Gaza (foto Ap)

Israele invade Gaza. Per la Ue "inaccettabile" spargimento di sangue

Redazione

Netanyahu ha annunciato un prossimo ampliamento dell'offensiva. Oltre venti i morti, tra loro anche un soldato israeliano, il primo dall'inizio delle ostilità. Appelli anche per la tregua da Abu Mazen e Casa Bianca.

Per l'Unione europea sono "inaccettabili" le morti di civili a seguito del lancio di razzi da Gaza e nell'operazione di terra di Israele nella striscia. "Abbiamo visto la morte di troppi civili - afferma la portavoce dell'alto rappresentante Ue agli Affari esteri, Catherine Ashton - sono incidenti inaccettabili, su cui bisogna indagare a fondo". La Ue ribadisce la condanna al lancio razzi da Gaza e il "mirare indiscriminato" sui civili. Inoltre, spiega la portavoce, "chiediamo di garantire pieno accesso a Gaza per l'assistenza umanitaria" e "a entrambe le parti di fermare le violenze e le sofferenze della popolazione civile".

 

"Gli obbiettivi sono i tunnel che collegano Gaza e Israele e che permettono il passaggio di armi e terroristi". Così ieri aveva detto il premier israeliano Netanyau. Ma l'incursione via terra, nuova fase dell'operazione Protective Edge, sarebbe quella di creare un passaggio militare per dividere in due la Striscia di Gaza in modo da isolare i gruppi terroristici e poterli più facilmente stanare dai cunicoli. Il tenente colonnello Peter Lerner, portavoce dell'esercito israeliano è stato chiaro in serata: "Stiamo continuando ora con l'operazione di terra a colpire la rete delle infrastrutture di Hamas, ovvero tunnel e nascondigli, in molte zone. Stiamo utilizzando fanteria, corpi corazzati, del genio, artiglieria e intelligence insieme al sostegno dell'Aeronautica e della Marina".

 

 

Al momento l'operazione, come riporta l'esercito israeliano ha portato al ritrovamento di venti postazioni lancia missili e 9 tunnel utilizzati, oltre all'uccisione di 14 terroristi. Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato un prossimo ampliamento dell'offensiva di terra nella Striscia di Gaza. "Le istruzioni all'esercito da parte mia e del ministro della Difesa, dopo l'appovazione del gabinetto, sono di prepararsi per un significativo ampliamento dell'operazione di terra. Il capo di Stato maggiore e le Forze Israeliane di Difesa (Idf) si stanno preparando di conseguenza".

 

 

Sotto il fuoco israeliano sono però finiti anche altre 11 persone, tra le quali un neonato di 5 mesi. A rimetterci la vita anche un militare israeliano, il primo dall'inizio del conflitto.

 

Intanto, mentre le operazioni militari continuano, sono giunti da più parti appelli alla tregua. Il presidente dell'Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas) ha commentato la decisione israeliana affermando che l'offensiva terrestre provocherà "ancora più spargimento di sangue" e complicherà gli sforzi per mettere fine al conflitto nella zona. Anche gli Stati Uniti hanno criticato la decisione di Netanyau: l'amministrazione Obama ha accusato Israele di "non fare  abbastanza per evitare vittime civili", anche se non ha tralasciato di ribadire la ferma condanna degli attacchi portati dai militanti di Hamas al territorio israeliano.

 

I razzi continuano a partire da Gaza e a Tel Aviv le sirene continuano a suonare ininterrotte da ieri sera. Hamas ha deciso di non interrompere la lotta e anzi ribadisce la sua strenua resistenza: le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, infatti subito dopo l'inizio dell'offensiva terrestre avevano comunicato che "aspettavamo con ansia questa operazione di terra per impartire una lezione a Israele", sottolineando come questa invasione fosse "folle" e che avrà "conseguenze terribili". Khaled Mechaal, capo in esilio a Doha di Hamas ribadisce: "Quello che l'invasore israeliano non è riuscito a realizzare con i raid aerei e marittimi, non lo realizzerà nemmeno con l'offensiva terrestre, che è destinata all'insuccesso".