La moschea di al Tawfeeq, colpita la scorsa notte dall'aviazione israeliana (Foto Ap)

Israele, prima offensiva via terra a Gaza

Redazione

Volantini lanciati a nord della Striscia: "Andatevene. Stiamo per bombardare". Fallisce la mediazione dell'Egitto.

Israele ha dato inizio alla prima operazione di terra nel nord della Striscia di Gaza per prendere in controllo di una delle base di lancio dei missili di Hamas. E’ la prima volta dall’inizio dell’operazione “Protective Edge” che le truppe di fanteria israeliane avanzano verso la Striscia, un’opzione che Israele aveva già minacciato più volte. Secondo fonti palestinesi citate da Reuters, le vittime in seguito all’operazione di terra sarebbero di 149 civili. Il colonnello Peter Lerner, che ha comandato l’operazione, ha riferito che questa “si è conclusa ne che gli obiettivi sono stati colpiti”. I militanti di Hamas hanno risposto con un fitto lancio di granate. Nessun militare israeliano è rimasto ucciso. Più tardi, l’aviazione israeliana ha lanciato volantini sulla zona di Beit Lahia, avvisando i residenti che un bombardamento è imminente, “entro le 12 del mattino” e invitandoli ad evacuare e lasciare le proprie case. Non è ancora chiaro se i bombardamenti, oltre a colpire le postazioni missilistiche di Hamas, avranno anche uno scopo offensivo, un’intenzione finora smentita dai vertici militari israeliani. Un paio d’ore dopo l’avviso per evacuare la zona, da Gaza è partito un razzo che ha sorvolato l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.

 

Nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale, le truppe israeliane hanno allargato il proprio spettro di operazioni contro i palestinesi: ieri, durante una delle operazioni bombardamento è rimasto colpito un centro per disabili palestinese, uccidendo due pazienti e ferendo altre quattro persone. Poco dopo, gli aerei israeliani hanno colpito la casa del capo della polizia di Gaza, Taysir al-Batsh, per poi bombardare una moschea uccidendo altre 18 persone e ferendone una cinquantina.

 

Il colonnello Lerner ha ripetuto anche oggi che l’opzione di una più vasta operazione di terra verso la Striscia di Gaza rimane una possibilità. Finora sono stati già mobilitati 20 mila riservisti. Fino a oggi, secondo fonti israeliane, Hamas ha lanciato oltre 800 razzi da martedì, 130 nelle ultime 24 ore; 1.320 sono stati quelli israeliani contro obiettivi palestinesi.

 

Intanto, secondo fonti citate dal quotidiano The Times of Israel, sarebbe fallito il tentativo di mediazione dell’Egitto di Abdel Fattah al Sisi, incoraggiato dal “Quartetto per il Medio Oriente” (Stati Uniti, Russia, Nazioni unite e Unione europea) rappresentato da Tony Blair. La proposta di un cessate il fuoco di 40 ore è stata infatti rifiutata da Hamas, mentre Israele si era detta disponibile a trovare un accordo.