La resistenza di Olympia La prostituta ritratta sul letto accanto alla sua serva con i fiori. Il quadro più famoso di Manet che fece scandalo per il nudo oggi potrebbe essere accusato di razzismo. Lezioni di storia dell’arte Valentina Bruschi 22 GIU 2020
L’Etiopia di Flaiano Il diario dell’esperienza in Africa durante la violenta colonia fascista. Una critica sofferta e tragicomica che non rinunciò mai alla leggerezza Gaia Manzini 22 GIU 2020
Fare L’amore, fare la guerra Le lettere del poeta-soldato Apollinaire alle sue amanti sono un inno all’erotismo che diventa arte Marina Valensise 22 GIU 2020
Parlano i manager dei grandi gruppi C'era una volta il capannone. Inchiesta sull'industria che verrà E’ in corso una nuova Rivoluzione industriale e digitale, ma la pandemia ha solo accelerato un processo già avviato. Tra ecommerce e smart working le imprese si sono mosse prima dei governi cambiando i modelli. Un girotondo di opinioni Stefano Cingolani 22 GIU 2020
Il fantasista del trash Come Houellebecq o come Cassano? La vita difficile di Tommaso Labranca, scrittore geniale e dunque isolato Michele Masneri e Andrea Minuz 22 GIU 2020
I figli viziati della storia “Siamo svenevoli come tante suore e non più abituati al pericolo”. Parla la filosofa francese Chantal Delsol 22 GIU 2020
L’era del pangolino E’ il mammifero più contrabbandato al mondo per via delle squame. Potrebbe aver avuto un ruolo nell’epidemia, ma il virus lo ha salvato 22 GIU 2020
L’altra metà della forca Cronache dal mondo dei duri e puri. Come sarebbe bello se i grillini applicassero a tutte le inchieste le cautele dell’affaire Venezuela. E se Travaglio analizzasse sempre il contesto come nel caso Montanelli Francesco Cundari 21 GIU 2020
"Ci vorrebbe un commissario alla transizione energetica", dice Brun (Shell Italia) Il contrasto ai cambiamenti climatici come obiettivo a lungo termine, il peso della burocrazia che frena gli investimenti. Parla il presidente e ad del gruppo petrolifero Mariarosaria Marchesano 20 GIU 2020
A Hollywood spunta il vademecum per un cinema "inclusivo" Una lettera aperta firmata da 125 produttori indipendenti non bianchi vuole fare pressione per sradicare il razzismo: mai prima d'ora il cinema era stato inteso come una bacchetta magica per educare le masse Mariarosa Mancuso 20 GIU 2020