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Curva pericolosa a Pontida

L’arresto di Bisignani e i guai in Piemonte irrompono sul Cav. (e Letta)

Nel giorno in cui la Camera non concede l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni nei confronti dell’ex ministro Mario Landolfi per una vicenda su cui pesano “evidenze di fumus persecutionis” (parole dell’onorevole e avvocato Mauro Paniz), sul Pdl e sul governo tornano ad addensarsi nubi giudiziarie che ieri hanno complicato una giornata già difficile per Silvio Berlusconi.

16 GIU 2011

Il Cav. c’è ancora, i successori?

Nel Pdl intontito dalle randellate elettorali l’unico fatto è la mancanza di fatti. Sicuri di essere maggioranza in Parlamento (domani si vota l’ennesima fiducia), i dirigenti sono tormentati dall’idea di essere già minoranza nel paese, ma nessuno batte un colpo. Non che il Pdl sia un partito di pretoriani pronti all’estremo sacrificio per l’imperatore in difficoltà Silvio Berlusconi. Al contrario tutti pensano che “sia la fine di una stagione politica” o che “se non riformiamo almeno il fisco ce ne possiamo anche andare a casa”. Leggi Per giudizi equanimi sul Cav., rivolgersi a sinistra ma anche a destra - Leggi Auguri di una salutare crisi di Michele Serra - Leggi Dimostrare di esistere, cioè competere

15 GIU 2011

Dopo la mazzata referendaria

La mazzata è arrivata. Prevista, anche se non di questa entità: quorum raggiunto con il cinquantasette per cento. E ora che succede? I quattro quesiti impongono la messa in mora delle leggi sul nucleare e sull’acqua e abrogano il legittimo impedimento già svuotato dalle decisioni della Corte di cassazione. L’effetto più forte è politico, coinvolge il governo e il centrodestra: sia la Lega “stufa di prendere delle sberle”, come ha detto Roberto Calderoli. Leggi Sì, no, “sì ma” e “no ma”. Come hanno votato (o non votato) i foglianti

14 GIU 2011

Fisco finale

Nella contesa tra il Cav. e Tremonti spunta il rigorismo di Napolitano

Quarantacinque minuti di confronto da soli, il ministro e il premier, andati “abbastanza male”. Poi un Cdm con Giulio Tremonti silente e pensoso, infine un loquace Silvio Berlusconi in conferenza stampa: “La manovra per il 2011 sarà di tre miliardi. Un intervento di semplice manutenzione. Approveremo la legge delega sulla riforma del fisco entro l’estate”. Il presidente del Consiglio prova a forzare il pugno chiuso del ministro dell’Economia annunciando un accordo che non c’è, ma che riferendosi a una legge delega, sul fisco.

10 GIU 2011

Fisco per fiaschi

Tremonti sotto assedio per la riforma tributaria. Ma i conti non tornano

“La soluzione non è nel partito, ma nel governo”. Lo dice da tempo Fabrizio Cicchitto. Il capogruppo del Pdl alla Camera rappresenta un pensiero diffuso nell’entourage di Silvio Berlusconi: va bene la nomina di Angelino Alfano, discutiamo pure di primarie se si vuole, andiamo avanti con il tesseramento e la fase congressuale ma – pensano in molti – è nel rilancio dell’azione di governo che si trova la soluzione.

09 GIU 2011

Palazzo

Fini fa un pensierino sulle primarie, ma quali?

Circondato dai suoi senatori e deputati, riuniti ieri a pranzo all’Hotel Minerva, pieno centro storico a Roma, Gianfranco Fini li ha ascoltati esercitarsi in astrazioni (ma neanche troppo) sul futuro politico del centrodestra: le primarie per la scelta del leader. Il presidente della Camera è una sfinge, eppure una cosa l’ha detta di fronte a tutti.

08 GIU 2011

Da qui al 2013

Berlusconi accontenta Bossi sui ministeri, Tremonti delude Berlusconi sul fisco

In un clima di tensione tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, Umberto Bossi e i vertici della Lega hanno incontrato il premier ad Arcore. Il vertice “è andato bene”, ha spiegato Angelino Alfano presente nella veste di neo segretario del Pdl. E in effetti la Lega non ha assunto un atteggiamento minaccioso malgrado, nelle pieghe dei discorsi, Bossi abbia fatto accenno all’ipotesi di elezioni anticipate al 2012. Leggi L’amicizia e la verità

07 GIU 2011

Tutte le strade portano a Tremonti

“Non è Tremonti che decide, lui propone. Gli faremo aprire i cordoni della borsa”, ha detto Silvio Berlusconi. Tutto ruota intorno alle inclinazioni, alle ambizioni e al destino di un uomo: Giulio Tremonti. La riforma tributaria, che Berlusconi assieme a Umberto Bossi ha individuato per il difficoltoso rilancio della coalizione, passa dal filtro costituito dai dubbi flemmatici del ministro dell’Economia. E non c’è ipotesi di complotto, non c’è scenaristico 25 luglio del Cav. che non abbia sempre Tremonti per protagonista nel ruolo di erede per la prossima legislatura o di salvatore della patria già in questa scombinata fase politica.

01 GIU 2011

L'ultima chiamata per il governo secondo Brunetta

“Ora o mai più va rilanciata l’economia”, è il piano B del governo. “Va bene il consolidamento fiscale, vale a dire il pareggio di bilancio e la drastica riduzione del debito su cui l’Italia si è impegnata con l’Europa. Ma senza riforme che rilancino l’economia questi sarebbero soltanto tagli. Tagli violenti su un paese stremato. Chi nella maggioranza non lo capisce è anche chi, in tutta evidenza, lavora per una maggioranza e un governo diversi dall’attuale”. Il riferimento a Giulio Tremonti è ovviamente soltanto una malizia del cronista che intervista Renato Brunetta.

27 MAG 2011

Aspettando il day after

Il Cav. va in tv ed evoca la successione, nel Pdl già non si parla d’altro

“Non è andata così male. Milano e Napoli non sono un test politico. Dopo i ballottaggi si riparte con le riforme. Chi vota a sinistra è senza cervello”. E poi una frase fulminante, in tv: “Io sarei disponbile a un passo indietro se ci fosse un leader e se questo ricomponesse l’area moderata”. Guarda la puntata di Qui Radio Londra Berlusconi ha già pensato a un piano B?

26 MAG 2011
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