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Alfano, l’unto del Cavaliere

Incombe la pernacchia di Umberto Bossi: “La mediazione di Alfano? Prrrr…”. Ma quando la prossima settimana incontrerà sul serio il vecchio leader della Lega, il segretario del Pdl dovrà fare finta di nulla, dovrà incrociare impassibile anche lo sguardo di quel Giulio Tremonti che pare abbia liquidato così, salvo poi smentire, le sue correzioni alla manovra: “C’è una certa dose di impreparazione in questi emendamenti”. Non sarà facile, perché trattandolo con sufficienza Tremonti e Bossi hanno forse voluto rivelarne i punti deboli.

27 AGO 2011

I turbolenti del Pdl

Ecco quelli che il Cav. dovrebbe farsi da parte alla fine della legislatura

“Primarie a ottobre e dimissioni degli attuali vertici del Pdl. Berlusconi? Ha lasciato intendere che nel 2013 non si ricandiderà più”. A parlare è Roberto Formigoni e non in un’intervista forse rubata (e parzialmente smentita) a Repubblica, bensì in un colloquio con Luigi Amicone su Tempi, il settimanale più letto da Comunione e liberazione. Come altri, il governatore ciellino della Lombardia pensa che tra Pdl e Pd il primo partito che mostrerà il coraggio di rinnovare la leadership sarà anche quello destinato a vincere le elezioni.

26 AGO 2011

Dopo le pernacchie

L’ultima offerta del Cav. a Bossi: salve le pensioni ma via tutte le province

Ad Angelino Alfano il mandato di negoziare con Umberto Bossi e la Lega. Il pacchetto che il Pdl intende portare in casa padana contiene qualche concessione e qualche pretesa: via l’aumento dell’età pensionabile, ridimensionamento dei tagli ai comuni, ma abolizione di tutte le province. L’obiettivo di Silvio Berlusconi è quello di centrare un pareggio politico con l’alleato nordista. Bossi potrà esultare da paladino dei pensionati, ma il Cav. vuole dare un segnale forte sui costi della politica: e dunque via tutte le province.

25 AGO 2011

La rosa dei veti

Silvio Berlusconi gli aveva scippato le leve della manovra, ma adesso – complice la Lega – il silenzioso Giulio Tremonti punta a recuperare appieno la propria centralità: Angelino Alfano sta tentando un negoziato con Umberto Bossi, ma la Lega (tra pernacchie e canottiere) non sembra voler riconoscere nel segretario del Pdl un interlocutore. E’ infatti Tremonti che Bossi intende rilanciare quando fa la faccia dura al Cavaliere.

24 AGO 2011

Canottiera padana

“Per una volta dovresti far prevalere il principio di autorità, ricordare a tutti che sei il presidente del Consiglio, e dire che sulla manovra ‘o si fa così o il governo può anche andare a casa’”. Ma al di là dei suggerimenti ricevuti ieri da Fabrizio Cicchitto, battagliero capogruppo alla Camera, e da Angelino Alfano, indefesso mediatore di carattere neo democristiano, Silvio Berlusconi per adesso non è orientato a prendere di petto né la piccola fronda interna al Pdl guidata da Antonio Martino (“questa manovra non serve a niente”) né tantomeno le intemperanze da campagna elettorale permanente di Umberto Bossi.

22 AGO 2011

La casa o la vita

Perché al Cav. conviene proteggere un Tremonti azzoppato ma pugnace

Giulio Tremonti non ha nessuna intenzione di lasciare il ministero dell’Economia, si difende, spiega di non aver mai fatto nulla di illegale e, pur con qualche incongruenza (gli “ospiti” non pagano l’affitto), ai suoi interlocutori conferma la versione di Marco Milanese: contribuivo a pagare la casa di via di Campo Marzio. Ai colleghi di governo, che mai lo hanno amato, ieri Tremonti è sembrato meno lucido del solito – “mi dimetto da inquilino”, ha ironizzato. Leggi Il Senato approva il "processo lungo", che ora passa alla Camera - L eggi il memoriale di Milanese dal blog Palazzo - Leggi la lettera di Tremonti al Corriere della Sera - Leggi Un nuovo esecutivo, un sostituto di Tremonti, o il governissimo? - Leggi il Diario di due economisti sull'appello delle parti sociali

29 LUG 2011

Il primo giorno di Alfano, segretario di un partito che si chiama Cav.

Si fa prima a dire chi non c’è. Tra oggi e domani Angelino Alfano potrà fregiarsi esclusivamente del titolo di segretario del Pdl, perché al suo posto di ministro della Giustizia si siederà il sottosegretario Nitto Palma. Ma poiché con il Cavaliere temporeggiatore non si sa mai, Alfano ha già scritto la lettera di dimissioni e – a scanso di equivoci – l’ha anche annunciata per telefono a Silvio Berlusconi. La prudenza non è mai troppa.

26 LUG 2011

Vigilia del 25 luglio

Il Cav. mette Alfano sotto osservazione e cerca uno scudo umano in Bossi

“Quasi mi dispiace che questi fondi vadano al mio successore”. E’ con un po’ di rammarico per quello che non potrà più fare che Angelino Alfano ieri in Consiglio dei ministri ha siglato un provvedimento che stanzia dei denari al suo dicastero con la certezza di non essere più il Guardasigilli. Il segretario del Pdl ha preso sul serio le parole di Silvio Berlusconi che ha annunciato (ma non è la prima volta) un cambio imminente alla Giustizia: la prossima settimana.

23 LUG 2011

Grandi manovre per la successione pilotata a Palazzo Chigi

Così Maroni cerca di anticipare l’happy ending del Cav.

Sono cominciate le grandi manovre, la Lega chiede a Silvio Berlusconi di scegliersi un successore a Palazzo Chigi, ma non per il 2013. Subito. Roberto Maroni guiderà oggi la delegazione del suo partito in Consiglio dei ministri, sarà varata la riforma costituzionale redatta da Roberto Calderoli, un segnale che il ministro dell’Interno considera importante perché l’alleanza con il Pdl non è in discussione. “Il problema non è l’alleanza ma chi la guida e guida il governo”, dice Flavio Tosi. Leggi le puntate del romanzo di Bobo Maroni

22 LUG 2011

Effetto Maroni

Su Papa (in galera) e Tedesco (salvo) si giocano i destini del Cav. e di Bossi

Da oggi Silvio Berlusconi sa di non avere più un solo interlocutore nella Lega. A fianco di Umberto Bossi, incombente, ora c’è Roberto Maroni. E con il ministro dell’Interno, che sponsorizza Angelino Alfano e invoca un gesto di discontinuità al governo, il premier dovrà negoziare. Leggi Il romanzo a puntate di Roberto Maroni

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