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Bondi: “A un attacco ad personam si risponde con una legge ad personam”

E’ forse l’unico dirigente del Pdl ad ammetterlo: il cosiddetto comma Mondadori sarebbe stato “una legge sacrosanta” ma sarebbe stato un intervento “ad personam” per Silvio Berlusconi. Sandro Bondi pensa che a un attacco politico “ad personam”, come quello che il Cavaliere ritiene di subire da più di vent’anni anche a mezzo giudiziario, si possa apertamente – spiegandolo alla pubblica opinione – difendersi attraverso uno scudo politico anche questo “ad personam”. Lettori del Foglio on line , cosa ne pensate? Dite la vostra su Hyde Park Corner , Twitter o Facebook

07 LUG 2011

Il comma di un mattino

Il Cav. evita polemiche col Quirinale e rinuncia alla sua giusta norma

“Per sgombrare il campo da ogni polemica ho dato disposizione che questa norma giusta e doverosa sia ritirata”. Silvio Berlusconi non ha dissimulato la delusione per la “vergognosa montatura” sul comma della manovra economica che – tra le altre cose – avrebbe sospeso l’esecutività del risarcimento da 750 milioni di euro.

05 LUG 2011

Il giorno del delfino

Alfano, il segretario vero di un partito che però si chiama sempre Cav.

“Berlusconi non dovrà considerarlo un esecutore. Alfano dovrà essere investito di responsabilità. Con lui abbiamo posto le basi per sollevarci dalla palude”. Maurizio Gasparri, che nel Pdl fa il capogruppo al Senato con la meritata fama di chi (quasi) mai ricorre a circonlocuzioni o eufemismi, sembra più che sincero quando dice al Foglio di credere all’inedito ruolo di segretario politico che il Guardasigilli Angelino Alfano da ieri ricopre ufficialmente nel Pdl; una creatura che Silvio Berlusconi preferisce chiamare “aggregato”, “movimento”, e solo raramente, quando gli scappa, o quando ha finito i sinonimi, “partito”.

02 LUG 2011

Manovra pericolosa

Tremonti passa la prova Finanziaria, ma ne esce meno forte e baldanzoso

E’ finita senza drammi, con un patto a tre cognomi: Berlusconi, Bossi, Tremonti. “Affaticatamente concordi”. Il premier, il leader leghista e il superministro, dopo una settimana di passione sulla manovra, si sono presentati ieri al vertice allargato ai dirigenti dei gruppi parlamentari recitando una sceneggiatura che avevano preparato in precedenza. Nessuno scambio tra manovra e guida della Banca d’Italia (giurano). Leggi Ritorna il partito della patrimoniale di Stefano Cingolani

29 GIU 2011

Casini fu al centro solo col Cav., adesso è finito nella periferia politica

Pier Ferdinando Casini è al timone di una barca di vinti: Gianfranco Fini, Luca Cordero di Montezemolo, Francesco Rutelli; ma è al timone di comando. Ed è pur sempre qualcosa per un uomo che ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità, da ambizioso presidente della Camera, soltanto negli anni passati alla corte del Cavaliere. Dal suo rifiuto sdegnoso di ingresso nel Pdl, Casini ha perso tutte le battaglie fin qui combattute. Leggi la prima puntata di Guai ai Vinti su Gianfranco Fini - Leggi la seconda puntata su D'Alema - Leggi la terza puntata su Luca Cordero di Montezemolo

25 GIU 2011

Guai ai vinti - 2

D’Alema, gran tessitore di trame soffocato dalla sua troppa intelligenza

La sua sconfitta è nella faccia pulita di Pisapia, nell’orecchino di Vendola, nei capelli unti di De Magistris, nel labbro sporgente di Renzi, nei complotti falliti, nelle primarie perdute, nel dito medio di Bossi che scatta alla parola “ribaltone”. Molti lo pensano, nessuno glielo dice, figurarsi se lui lo immagina, eppure Massimo D’Alema è un vinto. Le ha perse tutte, D’Alema. Leggi la prima puntata di Guai ai Vinti su Gianfranco Fini - Leggi la terza puntata su Luca Cordero di Montezemolo Leggi Bersani nella palude della propaganda

24 GIU 2011

Guai ai vinti - 1

Fini s’è fatto esplodere ma ora è lui che deve salvarsi dalle macerie

“Ma lo sai che mi ha detto?”. Fabrizio Cicchitto corse a riferirlo a Silvio Berlusconi, perché il gesto di Gianfranco Fini suonava più che minaccioso: “Si è aperto la giacca allargandola con le mani. Indice e pollice uniti, una pinza sulle falde del blazer. ‘La vedi la cintura? – mi ha detto – Ecco, io sono un kamikaze’”. Era meno di un anno fa e il cofondatore del Pdl voleva significare un messaggio di guerra totale al premier che lo aveva defenestrato: “Potrò anche farmi del male, ma te ne farai tanto, tanto, anche tu”.

23 GIU 2011

Senza alternativa

Berlusconi rinsalda il patto di legislatura con Bossi (Tremonti permettendo)

Silvio Berlusconi incassa ancora la fiducia alla Camera – con il quasi record di 317 voti – e intervenendo al Senato, in un discorso che può essere piaciuto a Giorgio Napolitano, ha detto quello che tutti pensano: le cose non vanno benissimo, ma “a questo governo non c’è alternativa”. Guarda La diretta da Montecitorio

22 GIU 2011

Il Cav. cerca la fiducia ma trova altri guai tra Napolitano e Bossi

Silvio Berlusconi cercherà oggi, e poi ancora domani, un voto di fiducia abbastanza scontato in Parlamento sul decreto sviluppo. Nel Palazzo, sempre più simile alla Fortezza Bastiani, si gioca a battaglia navale nel deserto. In un clima confuso, inquinato dalle propalazioni sul caso Bisignani e da una contrapposizione dal sapore mediatico tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la Lega intorno alla questione dei ministeri al nord, le uniche certezze sulle quali i dirigenti del Pdl scommettono sono la lealtà dei Responsabili e la tenuta dei numeri. Leggi Ministeri al nord, ecco perché la Costituzione non c'entra niente

21 GIU 2011

A Napoli tutto si tiene, con le manette

I napoletani in fondo si divertono, perché in città, lontano dal Palazzo, tutto è ammuina, commedia dell’arte: il pm che diventa sindaco e l’altro che diventa assessore, i colleghi della procura che abbattono gli avversari politici, il Pdl che divorzia da se stesso e si divide in mille rivoli già postberlusconiani, il Pd che s’inabissa lontano all’orizzonte, gli industriali un tempo amici del Cavaliere che invocano Casini, la monnezza che sempre più fa parte del paesaggio urbano. Tutte le strade d’Italia oggi portano a Napoli. Leggi Il metodo De Magistris e le ombre

17 GIU 2011
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