Sotto l’urto dell’anti casta barcolla il Pd che si voleva all’americana Il caso Lusi interroga i partiti sulla contiguità tra soldi e politica. Ci sarebbe (anche) da chiedersi se sia opportuno o meno cambiare la forma-partito stessa o lo stesso meccanismo di fund raising, e se sia necessario o meno regolamentare le lobby o avviare una metamorfosi nel senso del “partito-cartello elettorale”. Ma non sono queste le riflessioni prevalenti, nel day after dello scandalo per la casetta in Canadà dell’ex tesoriere della Margherita. E pensare che, qualche anno fa, di questo si parlava, nell’allora nascente Partito democratico. Marianna Rizzini 03 FEB 2012
Ritratti intrecciati dei duri di Sicilia Siam rimasti in tre / tre briganti e tre somari / sulla strada lunga lunga di Girgenti… / Ma se tu proponi di piombare sui Borboni / uno gira l’avamposto / uno attacca il fronte opposto / uno sfodera il trombone e l’altro balza sul cannone /…ed intanto a poco a poco tutto quanto è a ferro e fuoco… / Il Borbone se la squaglia, abbiam vinto la battaglia…”. Sono giorni di forconi in Sicilia e alla fine viene in mente la filastrocca cantata da Domenico Modugno nel “Rinaldo in campo”, commedia musicale di Garinei e Giovannini. Marianna Rizzini 29 GEN 2012
Monti, Cancellieri, Passera. Tre gradazioni per la risposta ai Tir Un governo, tre gradazioni sul “che fare” con lo sciopero dei Tir di cui anche l’Ue chiede conto in nome della libera circolazione delle merci. “Fermeremo i blocchi”, è il messaggio per l’Europa, fatto pervenire a Bruxelles durante una telefonata tra il Viminale e il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani. E però se il premier Mario Monti dice che “il rispetto della legalità si può e si deve esigere” ma che “l’interesse di categoria” non viene prima “dell’interesse generale”, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri si muove tra “dialogo e fermezza”. Leggi l'editoriale Scintille di Sicilia Marianna Rizzini 25 GEN 2012
Arriva il blocca-Italia Tir, taxi, forconi e carovita. L’incubo della rivolta totale I Tir in sciopero per il caro-gasolio si affollano davanti a caselli non più solo siciliani, i blocchi intermittenti minacciano di durare fino a venerdì, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, tra “dialogo” e “fermezza”, osserva con allarme “un disagio che può degenerare”, i sindacati degli autotrasportatori si spaccano. Guarda la puntata di "Qui Radio Londra" I tir, la benzina e la nuova tassa sul macinato - Leggi Se la benzina italiana è più cara, lo zampino statale c’entra eccome di Carlo Stagnaro Marianna Rizzini 24 GEN 2012
Forconi (spaccati) come nuovi indignados, ma senza il visto degli intellò Si spaccano i forconi siciliani ribelli – autotrasportatori dell’Aias che vorrebbero sciogliere i blocchi stradali a mezzanotte e contadini di “Forza d’urto” (con pescatori, precari e camionisti indipendenti) che annunciano lotta a oltranza. Si spaccano, i forconi, e poi non vogliono spaccarsi (i Tir chiedono proroghe per i blocchi), ma è già troppo tardi per arrestare l’effetto calamita del “movimento spontaneo” che il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello vede infiltrato da qualche esponente mafioso (e il leader dei forconi, Martino Morsello, si mette in sciopero della fame per protestare contro la sua affermazione). Marianna Rizzini 23 GEN 2012
Il giorno dei tassisti. I leader, le arringhe, le condizioni per Monti Ore e ore di assemblea spontanea al Circo Massimo disertato per l’occasione dai corridori dilettanti, un’intera giornata di taxi quasi introvabili (non solo a Roma, ché al raduno del Circo Massimo accorrono tassisti da Trieste come da Catania), qualche petardo, il coro “una licenza, un territorio” che risuona assieme allo slogan di facile moda (“Monti come Schettino, manovra omicida”), le raccomandazioni del leader sindacale Uritaxi Loreno Bittarelli (“non andate ora a Palazzo Chigi, la trattativa è in corso, se poi c’è da incazzarsi sarò il primo incazzato”). Marianna Rizzini 19 GEN 2012
“Perché di tanta ostilità? Chiedetelo ai giornalisti" Taxi e liberalizzazioni. Se ne discute al Foglio con Adriano Sofri, utente abituale e simpatetico, e con cinque tassisti in servizio a Roma e Firenze. “Vogliamo parlare con chi conosce la categoria, con chi prende il taxi abitualmente e non con chi ci sale una volta ogni morte di papa, perché non riesce ad andare a Trastevere il giorno della festa de’ Noantri o perché ci prende per l’ombrello buono per tutte le occasioni”. Ecco servito Claudio Graziani, tassista Cisal Federtaxi in servizio a Roma, ché Adriano Sofri e il cronista sui taxi ci salgono spesso. Marianna Rizzini 14 GEN 2012
La gran confusione liberalizzata Mario Monti a Berlino evoca il fantasma del “populismo” proprio mentre conferma l’arrivo, per i prossimi giorni, di un “provvedimento molto ampio” sulle liberalizzazioni. Ma che cosa davvero si agita tra i ranghi del popolo dei liberalizzandi? E che cosa succederà davvero il 20 gennaio, quando per decreto si chiarirà il futuro assetto lavorativo dei tassisti (primi della lista gli 8.000 tassisti romani), dei 24 mila gestori di pompe di benzina (arriva la liberalizzazione della distribuzione), dei 5.779 titolari di sedi notarili, delle 18 mila farmacie (per Monti dovrebbero essere 7.000 in più)? Leggi l'editoriale Libero disordine in vista di Giuliano Ferrara - Leggi l'editoriale Liberalizzare sì, ma anche gli oligopoli - Leggi Due o tre cose che non ho capito sulle liberalizzazioni dei taxi di Adriano Sofri Marianna Rizzini 12 GEN 2012
Fassina riscrive i compiti di Monti “Questo non è il nostro programma”, dice all’Unità Stefano Fassina, responsabile Economia del Pd, quarantaquattrenne uomo di partito e non di Parlamento (non è deputato) che non ha mai nascosto di desiderare altro: preferiva andare al voto, e oggi non condivide l’impianto di una manovra economica impossibile da digerire per un implacabile laburista non blairiano come lui, convinto che la Germania conservatrice stia “imponendo” all’area euro una “politica economica suicida”. Marianna Rizzini 29 DIC 2011
Ostellino non si beve lo spread Pagina trentotto del Corriere della Sera, parola di ex direttore del Corriere della Sera. Insorge, fieramente insorge Piero Ostellino, di base un “liberale scomodo”, come dice il titolo di un suo libro, e di fatto un liberale defilato, un torinese che ha fondato il centro Einaudi negli anni Sessanta e poi se n’è andato a Mosca e a Pechino, da cronista, a cementare per sempre il suo anti statalismo nell’osservazione quotidiana di due regimi comunisti in pieno fulgore. Marianna Rizzini 29 DIC 2011