• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Medio oriente
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • Il Foglio europeo
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 14
  • 15
  • 16
  • 17
  • 18

Come sputtanare gli estranei alle indagini senza pagare pegno

Attorno ai protagonisti, finiti in galera o ai domiciliari, e ai comprimari iscritti nel tenebroso registro degli indagati, c’è un terzo cerchio, nel quale compaiono quei poveracci che, pur essendo estranei al misfatto e non avendo ricevuto neppure un avviso di garanzia, si ritrovano comunque criminalizzati.

19 MAR 2015

Indagare o indagarsi

La grande guerra delle Antimafie nel labirinto nebbioso della Sicilia

Perché la commissione della Bindi appena sbarcata a Caltanissetta apre un’inchiesta sui “movimenti”. Il singolare caso di Confindustria. Non sarà una passeggiata. Perché non c’è verità, nell'isola, che non abbia la sua controverità.

06 MAR 2015

Mafia e politica

Voto di scambio, il pasticcio chiodato fa gola a boss e pm

Deve essere proprio una maledizione della giustizia italiana. Ogni qualvolta si parla di mafia il primo tentativo dei moralisti – o dei demagoghi o dei manettari – è quello di cancellare il sacrosanto principio della prova. Non si spiegherebbe altrimenti la predilezione delle procure più politicizzate per il concorso esterno. La formulazione molto vaga del reato consente a molti pubblici ministeri non tanto di applicare la legge quanto di interpretarla. E l’interpretazione, si sa, è per l’antimafia chiodata il più efficace strumento di interferenza politica.

26 MAR 2014

Il “protocollo farfalla” dei truffaldi

Li chiamano i “puntellatori”. E sono tutti quei personaggi – a volte poliziotti, a volte mafiosi, a volte pataccari – reclutati da quella particolare filiera dell’antimafia chiodata che, attraverso il processo sulla fantomatica trattativa, mira sostanzialmente a riscrivere in chiave criminale la storia d’Italia e a sputtanare personaggi e istituzioni, a cominciare da Giorgio Napolitano, sui quali si reggono gli equilibri politici del paese. Ricordate Antonio Ingroia? Aveva montato lui il processo del secolo, quello sulla trattativa appunto.

24 GEN 2014

I musicanti di Sicilia

Buttafuoco e il suo canto barocco per barbieri e gelsomini

Noi non fummo gattopardi. E meno che meno leoni, iene o sciacalli. Fummo semplicemente dei musicanti. Eravamo una banda di paese e suonavamo per i morti e per i santi. E la sera portavamo le serenate, nove canzoni alle spose e sette alle fidanzate. Tutto ben pagato. A mezzanotte ci apparecchiavano pure una tavolata – pasta col sugo, pecorino e teglie di castrato – a patto che tirassimo a lungo fino alle mattinate, quando le dita si incroccavano al manico della chitarra e il trombettista, con le labbra spappolate, non trovava più né le note né il fiato. Buttafuoco Pianto per Turi, il picciotto che volle farsi boss

23 NOV 2013

Zu’ Giulio, prescritto e mascariato

Quello ad Andreotti e all’andreottismo doveva essere un processo fatto dalla politica, capace di avviare una seria riflessione sui fenomeni che hanno distorto e a volte inquinato la Prima Repubblica. Invece si è celebrato un lungo processo penale che ha trascinato cinquant’anni di storia politica nel chiuso di caserme e procure. Con la conseguenza che, alla fine della giostra, il sipario della prescrizione è calato non solo su Andreotti ma su tutta la Democrazia cristiana, da De Gasperi a Scelba, da Fanfani a Moro fino a Rumor. Un’ingiustizia”. Emanuele Macaluso, con i suoi 89 anni, non si dà pace. Da dirigente e parlamentare del Pci, da direttore dell’Unità e poi da polemista mai banale e mai corrivo, ad Andreotti e al processo di Palermo ha dedicato critiche severe.

06 MAG 2013

Tutto cambia, anzi no

In Sicilia vince Crocetta ma a decidere saranno ancora Lombardo e i suoi

Certo, il primo istinto è di dire che il grande vincitore di queste elezioni è Beppe Grillo, il comico che ha attraversato a nuoto lo Stretto, che si è arrampicato sull’Etna e che ha riempito con un divertentissimo spettacolo tutte le piazze del suo tour elettorale. Ma poi, dissolta la schiuma dell’euforia e dei primi titoloni stiracchiati in allegria dai giornali, ti accorgi che il Movimento 5 stelle non è andato oltre il 15 per cento, come il ribelle Micciché, e che la sua offerta politica non è riuscita a schiodare quel 53 per cento di siciliani che, per protesta, hanno preferito rimanere a casa e disertare le urne. Leggi Il Pdl non sbanda

30 OTT 2012

Cronoprogramma manettaro

Teniamoci forte perché il bello deve ancora venire. Teniamoci forte perché tra settembre e ottobre saranno scritti i capitoli più intriganti di quel romanzaccio nero costruito dalla procura di Palermo sulla presunta trattativa tra stato e mafia e sul mistero di una intercettazione telefonica nella quale è rimasta intrappolata la voce del presidente della Repubblica. Sarà un autunno caldo, anzi rovente. Si muoveranno le somme istituzioni, dal Parlamento alla Corte costituzionale al Consiglio superiore della magistratura. Torneranno a scontrarsi cordate e fazioni, luminari del diritto e giureconsulti.

06 SET 2012

Sviluppi sull'inchiesta di Palermo che chiama in causa Conso e Mancino

Una polemica “sconcertante”

Non è un attacco al cuore dello stato ma a quello del capo dello stato. Non crede che abbiamo toccato il fondo? Messo di fronte a questa domanda, il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti rivendica subito il diritto a una premessa. Diritto accordato, ovviamente. “Premetto – dice – che non voglio e non posso intervenire su una indagine in corso. E questo perché non spetta a me valutare il merito dei processi”. Leggi Il caso Ingroia-Napolitano di Giuliano Ferrara

21 GIU 2012

Ingroia, la trattativa, la cultura del sospetto e quell’inchiesta senza futuro

Da un lato c’è la società fredda, quella della logica e dello stato di diritto, che non si discosta dalle regole e parla anche quando ragioni di quieto vivere o di opportunità politica consiglierebbero un salutare e igienico silenzio. Dall’altro lato c’è la società calda, quella delle emozioni, che non vuole mai dimenticare né il dolore né il sangue versato dalle vittime della mafia e legittimamente chiede giustizia e verità, costi quel che costi e che spesso, anche senza saperlo, rischia di sostenere e incoraggiare quei magistrati che ipotizzano le inchieste più estreme, le ipotesi più azzardate, i complotti più inverosimili.

20 GIU 2012
  • 1
  • ...
  • 14
  • 15
  • 16
  • 17
  • 18
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio