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Chi difenderà Israele? Dietro le quinte nel Pentagono di Tel Aviv

Sul tavolo del prossimo “Mar Bitachon”, il ministro della Difesa che guida il Kirya, il Pentagono di Tel Aviv, ci saranno due grandi dossier da gestire: l’uranio di Qom, il bunker atomico in cui l’Iran fabbrica la bomba nucleare, e lo spettro di una nuova offensiva violenta palestinese. Due giorni fa l’ex premier Ehud Olmert ha scandito: “Siamo sull’orlo di una Terza intifada”.

07 GEN 2013

Il governo francese e la laicità a tutti i costi che passa per la scuola

A Parigi il ministro dell’Istruzione, Vincent Peillon, autore di un saggio dal titolo emblematico “La Rivoluzione francese non è finita”, va avanti con la sua rifondazione della scuola. Dopo la decisione di portare nelle aule l’“ora di morale laica”, arriva adesso la “carta della laicità”, una sorta di abbecedario ideologico secolarista da appendere in ogni scuola. Il documento – che dovrebbe aprirsi con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 e con la citazione della legge del 1905 sulla separazione della chiesa e dello stato – sarà messo a punto nelle prossime settimane.

01 GEN 2013

La kippah blasfema

Quando gli occupanti tedeschi cominciarono a progettare la deportazione in massa degli ebrei danesi, la popolazione civile nascose i ricercati, raccolse denaro per affittare un numero di barche sufficiente a caricare in poche riprese migliaia di persone, li accompagnò ai luoghi di imbarco (lungo strade e sentieri di campagna vigilavano i membri della resistenza), infine li traghettò nella sicura Svezia. E’ così che più del novanta per cento dei 7.695 ebrei danesi è passato dalla parte dei “salvati”. Un caso quasi unico nell’Europa della “soluzione finale”. 

30 DIC 2012

La sinistra d’Israele è borghese e sta in città. Addio ai kibbutz

“Il Labour non è di sinistra”. E’ con questa parola d’ordine che Shelly Yachimovich si appresta a riportare i laburisti israeliani secondo partito del paese, dopo il Likud del premier Benjamin Netanyahu, alle elezioni che si terranno il prossimo 22 gennaio. Dopo anni di declino torna in auge il partito-simbolo che ha fatto lo stato ebraico e che per tre decenni lo ha governato indisturbato. Leggi In Israele il “Biberman” arranca, ma i voti persi vanno a destra di Giulio Meotti

26 DIC 2012

In Israele il “Biberman” arranca, ma i voti persi vanno a destra

“Biberman”, il grande ibrido politico creato da Benjamin Netanyahu e Avigdor Lieberman, pare destinato a vincere le prossime elezioni israeliane di gennaio. Ma il golem è già entrato in crisi. La lista unitaria di destra tra il Likud del premier e l’Yisrael Beiteinu dell’ex ministro degli Affari esteri scenderebbe di sette seggi, passando dagli attuali 42 in Parlamento a 35. Ma la vera novità è che i seggi perduti dal listone non andranno, come in passato, verso il centro, bensì alla formazione ancora più a destra di Bibi, il Bait Yehudi, che salirebbe dai tre seggi di oggi a sedici, diventando addirittura il terzo partito d’Israele e quadruplicando gli scranni.

25 DIC 2012

Il rebus Arafat

Con Yasser Arafat i conti non tornano mai. Non tornavano da vivo, figuriamoci da morto. La sua prima menzogna riguardava proprio il luogo di nascita. Per anni il leader palestinese ha fatto credere di essere nato a Gerusalemme, nelle case di fronte al Muro del Pianto, poi nel 1997 si scopre che Mohammed Abdel Rahman Abdel Raouf Arafat al-Qudwa al-Husseini, il suo nome completo, è nato al Cairo, Egitto.

23 DIC 2012

L’ultima frontiera olandese

Ad Amsterdam arrivano anche le “case halal”

Le chiamano le “case halal”, abitazioni islamicamente corrette. E’ l’ultima frontiera del multiculturalismo olandese. Dall’esterno gli appartamenti dei quartieri Bos e Lommer ad Amsterdam sembrano tranquilli caseggiati di periferia per giovani coppie sposate. Ma all’interno, il municipio le ha concepite e restaurate per coppie musulmane religiose. Le sale da pranzo e le cucine, per esempio, sono divise fra la stanza degli uomini e quella delle donne, in modo da non generare “promiscuità sessuale”.

19 DIC 2012

La caduta dei generali

Dwight Eisenhower e Charles De Gaulle hanno fatto la storia di Stati Uniti e Francia, ma sono anche rimasti delle celebri eccezioni di militari alla guida delle democrazie. In Israele le mostrine da sempre impreziosiscono le spalle dei leader politici. Gli ultimi sei su otto primi ministri dello stato ebraico dal 1974 a oggi hanno avuto speciali credenziali militari. Ma adesso il paese sembra pronto a voltare pagina, in nome di una “normalizzazione”, che altri chiamano “èra post eroica d’Israele”.

17 DIC 2012

“E’ tutta colpa di quei sibariti di Bloomsbury”. Scruton sulle nozze gay

“Noi inglesi siamo sempre stati pionieri sull’omosessualità”. Roger Scruton, settantenne docente di Filosofia alla St. Andrews University, culla di cultura e nobiltà britanniche, autore di trenta libri che ne hanno fatto il più noto filosofo conservatore inglese (è stato definito dal Sunday Times “the brightest intellect of our time”), commenta così col Foglio l’introduzione del matrimonio gay da parte del governo conservatore di David Cameron.

14 DIC 2012

Human Rights Watch ancora nei guai: “E’ connivente sull’Iran”

A spifferare tutto è stato David Feith del Wall Street Journal, che ha pubblicato le e-mail interne di Human Rights Watch in un articolo dal titolo “Dancing around genocide”. Il capo della celebre organizzazione per la difesa dei diritti umani con base a New York si rifiuta di definire “genocida” l’appello del regime iraniano per la distruzione dello stato ebraico (per il quale numerosi personaggi, fra cui Elie Wiesel, chiedono l’arresto di Mahmoud Ahmadinejad).

13 DIC 2012
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