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Nota per gli indignados antifisco

Il fisco italiano è ingiusto per chi paga, per chi pagherà sempre e ha sempre pagato, ed è un imbroglio fitto di rigorismo e lassismo intrecciati per chi non paga, non ha mai pagato, non pagherà mai. Le motivazioni per pagare sono semplici: civismo. Quelle per non pagare sono diverse. Detto questo, perché questo va detto, i controlli dell’Agenzia delle entrate sono sacrosanti, il fatto che siano rapsodici e simbolici è inevitabile.

06 GEN 2012

Campagna d’Ungheria

C’è il sospetto, che non è l’anticamera della verità, gravante su Viktor Orban, premier ungherese di destra, già leader del dissenso anticomunista, eletto con una maggioranza parlamentare dei due terzi nell’aprile del 2010, dopo un decennio di bancarotta di socialisti, progressisti e verdi incollati insieme dagli ex comunisti di Kádár e compagnia. Il sospetto è che sia autoritario o comunque troppo decisionista, che voglia cambiare le regole politiche nel suo paese, che non sia entusiasta dei valori cosiddetti dell’Europa unionista. Leggi La marcia di Berlioz su Bruxelles

05 GEN 2012

Contro l'austerità

In America, dove tutto era cominciato nel 2008 con l’esplosione del debito privato,  hanno scelto una soluzione diversa da quella nostra, d’impronta tedesca. Lo stesso in Gran Bretagna, paese europeo ma anche atlantico e fuori dell’area euro. Hanno, per farla breve, pompato moneta nel sistema. Ne sono seguite aspre polemiche, specie di parte conservatrice, perché i risultati non sono stati eccezionali e immediati, e la creazione di lavoro, che da loro è il vero termometro dello sviluppo e della famosa equità, è stata insufficiente.

02 GEN 2012

Le abbiamo prese, buon anno ai bastonatori malinconici

Non è una notizia che la Merkel abbia nominato Monti a capo del governo italiano. Lo sapevamo e lo abbiamo detto anche prima del Wall Street Journal, che ha un timbro globale e autorevole. Non è una novità storica l’Italia eterodiretta. Non è inaudita l’indifferenza sostanziale dei cittadini all’autogoverno. Il disordine domestico era diventato incompatibile con le alleanze politiche internazionali. La guerra del debito era persa, e i mercati hanno preso il posto della Quinta armata.

01 GEN 2012

Cosa manca all’impeccabile Preside

Il preside è stato impeccabile. Direi che non ha sbagliato una mossa. Ha parlato per ore come una macchina sputa-informazioni, rispondendo a domande precise ed esponendo la logica e l’agenda delle cose fatte e da fare da parte del governo dei tecnocrati, il consiglio di facoltà bocconiano che ci guida per scelta d’emergenza del capo dello stato e per la resa senza molte condizioni della politica e dei partiti. Guarda la puntata di Qui Radio Londra sul Preside tra le nuvole - Leggi Le mosse (in sordina) di Monti per pesare in Europa - Leggi Le direttive del Preside con pochi annunci, tanta ironia e molto rigore - Leggi Monti risolve (a metà) l’eurogiallo sui debiti statali

30 DIC 2011

Viva la spatrimoniale

Ci vorrebbe un Tom Wolfe dei nostri giorni che sia capace, come quello raccontato oggi dalla Marianna Rizzini nell’inserto karamella, di prendere per il collo delicatamente ogni odiatore snob del denaro, della mercificazione, del marketing, della pubblicità e del superfluo eppoi costringerlo a dare l’assalto ai saldi come i milanesi di Manzoni davano l’assalto ai forni. Leggi L’invenzione dei giovani di Marianna Rizzini

28 DIC 2011

Una coalizione antitedesca? Ci andrei piano

Al direttore - La dottrina Merkel, che consiste nella semplice idea che ciascun paese debba ripagarsi il proprio debito e poco altro, è chiaramente fallita. Pier Paolo Zambianchi Una coalizione antitedesca? Ci andrei piano, potrebbe sembrare un’armata di mantenute. Il problema è la riconquista della Germania.

27 DIC 2011

Un vero artista del pregiudizio

Non starò a raccontare come e perché ce le siamo date di santa ragione tutta la vita, da quando ero un cucciolo e lui già un adulto cattivo con l’età dei miei genitori, e ce le siamo date da fegatosi, da irascibili, da fieri nemici assoluti su tutto, la politica, il terrorismo, la storia, il Partito comunista, gli azionisti, il fascismo, l’antifascismo, le rispettive ossessioni come Berlusconi, come Craxi, come la corruzione e la questione dell’etica, ma anche il giornalismo, la sua incerta e un po’ sozza morale, la corrività, l’indulgenza e la condiscendenza inguaribili della sua lobby editoriale di Repubblica e dell’Espresso.

25 DIC 2011

Democrazia sospesa, eccome

Gentile presidente Napolitano, noi cerchiamo di valutare sine ira ac studio la nuova situazione determinata dalle sue decisioni, accolte dalla grande maggioranza del Parlamento eletto nel 2008, all’indomani delle dimissioni di Silvio Berlusconi dalla carica di capo del governo. Leggi Per rispondere ai critici Napolitano dà la patente politica al tecnogoverno di Salvatore Merlo

21 DIC 2011

Se lo spread ballerino smentisce gli anti Cav.

Non so voi, ma io sono ancora sotto botta. Voglio dire che tutta la faccenda politica di questi anni è finita parecchio male, e non ho voglia di dimenticarlo così facilmente. Non mi basta prendermela con i tecnici e con i loro conflitti di interesse, con le loro paurose debolezze, con la loro impostazione strategica subalterna ai castighi dello Stato fiscale alla Merkel, con i risultati piccini della loro idea di stabilizzazione dei mercati e del debito, con la recessione coadiuvata e incentivata anche dalle loro scelte. Leggi Ecco i prossimi compiti a casa del tecnogoverno su crescita e rigore

19 DIC 2011
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