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Di chi è nemico Mario Monti?

Mi è venuto in mente che una volta l’Avvocato, cioè Giovanni Agnelli, cioè il re di un establishment che nonostante la Fiat e le banche e Cuccia e il Corriere pesava come una piuma, e che dopo la scomparsa del re non ha avuto eredi al trono, disse di Berlusconi e delle sue invenzioni politiche travolgenti: se vince lui vinciamo tutti, se perde lui perde solo lui. Meschinello, no? Una volta poi che Berlusconi perse, nel 1996 contro l’Ulivo, mi confidò in modo divertente ma piuttosto cinico che era ironicamente d’accordo con la mia proposta di fare di Berlusconi una specie di Chirac italiano, con la presa della carica di sindaco di Milano, per ripartire da quella base alla conquista del paese perduto (uno dei tanti consigli respinti dal Cav.). Disse Agnelli: ma sì, al posto della Madonnina è perfetto, ci mette tutti di buon umore. Frivolo, no? Leggi Monti: "So quello che va fatto per l'Italia"

02 GEN 2013

Il cabaret 2012 di Grillo ci ha rimbecillito e divertito. Adesso sipario

Sono contento che Grillo abbia confessato di essere un vecchio attore annoiato che ha scelto la politica come un nuovo, eccitante e chiassoso spartito per la recita dell’ultima commedia, luci della ribalta accese su un estremo cabaret, Calvero style. Avevo segnalato questa circostanza esistenziale in tv e sul Foglio, mi sembrava di averla azzeccata, le cazzate anche divertenti del comico genovese avevano il sapore della moglie molto giovane, dell’avventura alla caccia di stimoli in un’epoca di serenità obbligata e monotona.

30 DIC 2012

Il cabaret 2012 di Grillo ci ha rimbecillito e divertito. Adesso sipario

Sono contento che Grillo abbia confessato di essere un vecchio attore annoiato che ha scelto la politica come un nuovo, eccitante e chiassoso spartito per la recita dell’ultima commedia, luci della ribalta accese su un estremo cabaret, Calvero style. Avevo segnalato questa circostanza esistenziale in tv e sul Foglio, mi sembrava di averla azzeccata, le cazzate anche divertenti del comico genovese avevano il sapore della moglie molto giovane, dell’avventura alla caccia di stimoli in un’epoca di serenità obbligata e monotona.

30 DIC 2012

Il cabaret 2012 di Grillo ci ha rimbecillito e divertito. Adesso sipario

Sono contento che Grillo abbia confessato di essere un vecchio attore annoiato che ha scelto la politica come un nuovo, eccitante e chiassoso spartito per la recita dell’ultima commedia, luci della ribalta accese su un estremo cabaret, Calvero style. Avevo segnalato questa circostanza esistenziale in tv e sul Foglio, mi sembrava di averla azzeccata, le cazzate anche divertenti del comico genovese avevano il sapore della moglie molto giovane, dell’avventura alla caccia di stimoli in un’epoca di serenità obbligata e monotona.

30 DIC 2012

La "follia" di Silvio, sale della democrazia

Una disfida Bersani contro Berlusconi, con un Monti eventualmente rinunciatario, non è solo lo spauracchio di quelle povere anime del centro politico, appese al presidente del Consiglio tecnico per esistere, è anche la segnalazione di un fallimento più generale. In democrazia si lavora con quello che offre la realtà, e alla fine le costruzioni di ingegneria istituzionale, anche se generate da buone intenzioni, mostrano la corda.

26 DIC 2012

Domandiamoci chi e perché uccide, non solo con quale mezzo

Il dibattersi sulle armi in America è rivelatore. Di tanto in tanto un pazzo di cui non si sa niente o quasi, delle cui parabole mentali si è incapacitati a capire alcunché, si presenta in luogo pubblico, preferibilmente una scuola o un campus universitario, apre il fuoco, fa molte vittime, quest’ultima volta tra i bambini di una comunità ricca e pacifica, sotto Natale, e alla fine si spara. Uno dice. Ma chi sono questi? Da dove vengono? Da quale società? Da quale sistema educativo? Da quale medicina psichiatrica? Da quale famiglia? Da quale sistema dell’autorità e dell’inibizione obbediente? Da quale campo dell’immaginazione collettiva?

23 DIC 2012

Arriva finalmente il governo dei padroni

Che cosa cambia con Mario Monti in corsa per le politiche, alla testa di una lista centrista? Parecchio. Intanto la prevedibile affermazione del Pd e dei suoi alleati trova in teoria un argine politico serio; c’è ora un interlocutore difficile, un “estraneo” molto diverso dai tecnici puri del prodismo-d’alemismo come Ciampi e Padoa-Schioppa, con cui trattare la formazione del governo, la sua guida, il suo programma, e la carica di capo dello stato: di questo parla il fastidio di Massimo D’Alema, il suo strambo veto “morale” alla investitura democratica di Monti e dei suoi.

21 DIC 2012

Che cosa cambia con Monti in corsa per le politiche, alla testa di una lista centrista?

Che cosa cambia con Mario Monti in corsa per le politiche, alla testa di una lista centrista? Parecchio. Intanto la prevedibile affermazione del Pd e dei suoi alleati trova in teoria un argine politico serio; c’è ora un interlocutore difficile, un “estraneo” molto diverso dai tecnici puri del prodismo-d’alemismo come Ciampi e Padoa-Schioppa, con cui trattare la formazione del governo, la sua guida, il suo programma, e la carica di capo dello stato: di questo parla il fastidio di Massimo D’Alema, il suo strambo veto “morale” alla investitura democratica di Monti e dei suoi.

20 DIC 2012

Se Berlusconi non ride gli altri piangono

Dire che Berlusconi si comporta in modo confuso, oscillante, incomprensibile è un'ovvietà. Ma come si comportano gli altri? Bersani sembra ragionevole. Ha scommesso sulle primarie e con l'aiuto di Renzi gli è andata benone. Ha mantenuto i nervi a posto nel rapporto con il governo Monti, anche sotto la ferula severa di Giorgio Napolitano, facendo però crescere l'idea che all'agenda del premier occorra aggiungere due cose di una certa importanza, la democrazia elettorale e l'attenzione al lavoro in fase di recessione.

17 DIC 2012

Letterina di Natale

Perché al Foglio siamo cattivi

Mi sono sempre domandato perché mai a noi del Foglio e a me personalmente risulti tanto difficile parlare bene del bene, esercitare la commozione come forma comune, sistematica, di commento a quel che accade; è un po’ il nostro stile. Io per esempio credo che le stragi dei bambini nella società ricca e pacificata siano diretta conseguenza della sordità morale con cui abbiamo ratificato l’aborto di massa, la facoltà di scegliere tra la vita e la morte è la compagna segreta della violenza dei tempi, e dell’insicurezza, riguardo l’essere e il principio di realtà che ne deriva; e ritengo anche utile l’idea di armare i maestri o volontari scuola per scuola, altro che ridurre a sudditi incapacitati a portare armi i cittadini americani.

16 DIC 2012
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