Il 24 ottobre Berlusconi ha detto che usciva dalla scena attiva della lotta per il potere, che investiva volentieri una nuova generazione del compito di crearsi una legittimazione (elezioni primarie) e di combattere nel solco di una tradizione popolare e liberale ormai quasi ventennale, con una nuova leadership. Inoltre ha detto che Monti ha fatto molti errori, ma la decisione di un anno fa, di farsi da parte e aprire ai tecnici come soluzione, lui, Berlusconi, la rivendicava come positiva, perché la direzione di marcia del governo è pro mercato, è liberale e riformatrice, perché Monti non è un tipo da “caccia alle streghe”.
Giuliano Ferrara