Le signore di Jean Rhys, che voleva fare la ballerina di fila e invece scrisse un capolavoro Racconti mai rasserenanti, ed è un segno di vitalità. Donne che non hanno destini luminosi né vite leggere e c’è sempre una sorpresa dolorosa ad aspettare chi legge, ma anche una disinvoltura: l’idea che la vita non possa mai essere tanto meglio di così 24 LUG 2017
Perché non hai bambini? Curiosità feroce e niente pugni in faccia Le domande inaccettabili e il senso del potere per i figli: ostacoli, termometri, bandiere 21 LUG 2017
gli scrittori del sole Scrivo per raccontare mio padre e il suo dolore nel mio Mio padre ci diceva: la famiglia per me è un peso e mi impedisce di fare il mio lavoro di pittore al meglio. Era una cosa terribile, ma era la verità. Intervista a Domenico Starnone 17 LUG 2017
Storia di Emerenc, che non apriva mai la porta ma spalancò il cuore a Magda La padrona e la sua domestica, l’intellettuale incapace di gestire la vita pratica e la donna abituata alla fatica, forgiata nella fatica 15 LUG 2017
L'estate del prologo e gli esperti di sesso. Serenità prima di tutto Non potete continuare a bruciare tappeti mentre io guardo Woody Allen? 14 LUG 2017
Gli scrittori del sole "Mentre vivo concepisco la mia rovina, ne ho paura e scrivo". Sandro Veronesi si racconta L'autore parla dei suoi demoni, il ritegno verso il dolore, la tentazione del baratro, l’immenso sforzo verso l’affidabilità. I cinque figli, l’umiliazione di Patti Smith, il cancro e la gioia di sentirsi scrittore 10 LUG 2017
Mia cara Scottie, il lavoro è dignità La lunga lettera di Francis Scott Fitzgerald alla figlia 08 LUG 2017
I genitori sono indesiderati, si prega di sparire e di non telefonare Il mondo si è capovolto alla scuola di vela: otto anni e una voce piena di peli sul petto 07 LUG 2017
"Io cerco sempre una finestra per far passare la luce" Valeria Parrella si tuffa in mare e poi racconta la vita con l'armatura invisibile addosso: “Tutte le volte in cui ho avuto paura di qualcosa nel mondo: la malattia di mio figlio, la malattia di mia madre, ho sempre sentito che ce la facevo” 03 LUG 2017
Marina Cvetaeva era posseduta dalla poesia, anche dai topi del poema sul Pifferaio magico È stato appena ripubblicato da e/o “L’accalappiatopi”, scritto nel 1925, quando aveva trentatré anni, aveva perso una figlia e andava da Praga a Parigi, con il terzo figlio nato da poco e con molto isolamento e dura povertà 01 LUG 2017