Piccolo manuale dell’autoscatto, cioè l’evoluzione dell’Io e degli spaghetti Bisogna inclinare la testa, tenere il telefono leggermente sopra la linea dello sguardo (per ingrandire gli occhi e snellire il volto), evitare nel modo più assoluto il flash, che spara e fa l’effetto foto segnaletica, sorridere ma senza troppi denti, trattenere un po’ d’aria fra le guance in modo da far risaltare le labbra, inventarsi un’aria furba, o almeno maliziosa, qualcosa rispetto a cui poter dire: era un autoscatto autoironico. La posa è importante, scrive Elizabeth Day in un piccolo saggio sull’Observer intitolato: “Me, my Selfie and I”, e il Selfie è l’autoscatto (da non confondere con la foto allo specchio), fenomeno planetario di autobiografia di sé. 16 LUG 2013
Diario delle non vacanze Adesso capisco perché l’ultimo giorno, all’uscita da scuola, una madre è svenuta. Un’insolazione, dicevano alcuni, ma il sole non c’era, erano i pomeriggi invernali di giugno. I crostacei, il sushi, il botox, la dieta, la pagella del figlio, all’improvviso eravamo tutti investigatori, medici, confessori. Lei si è riavuta, ha bevuto un po’ d’acqua nel bicchierino di plastica della mensa, ha abbracciato la maestra e se n’è andata, con il bambino per mano, schivando la nostra curiosità. Ora, da un treno scassato pieno di venditori ambulanti e madri pendolari che tornano dal mare la mattina all’alba, vedo con chiarezza. 08 LUG 2013
L’amour fou al tempo delle mele, ma più sadico. Vita di Françoise Hardy In Francia il tempo delle mele non finisce mai. C’è sempre un cuore spezzato, un amour fou, la sensazione di non poter vivere senza quel tanghero che ci fa impazzire. L’amore è una guerra fra amanti e lascia storditi, ci si lascia ancora prima di essersi presi, ci si dibatte nelle domande assurde. “Cos’era che ti faceva paura più di tutto? Il tuo potere su di me o il mio potere su di te? Che tipo di dipendenza sopportavi meno? La mia? La tua? Ci dibattevamo, ci battevamo: contro noi stessi, contro le nostre ombre… Era una questione di vita o di morte”. E’ questa l’autobiografia pazzamente sentimentale di Françoise Hardy, “L’amore folle” (pubblicato in Italia dalle edizioni Clichy). 02 LUG 2013
Nigella e la bestia Adesso lui ha detto che le stava pulendo il naso. “Anche le dee della cucina a volte hanno un po’ di muco. Stavo cercando di toglierlo da lì”. Charles Saatchi, collezionista milionario, cofondatore insieme al fratello dell’agenzia pubblicitaria Saatchi&Saatchi, è diventato in un istante il simbolo di ogni marito violento, mentre sua moglie, la bellissima Nigella Lawson, star della televisione inglese, dea della casa, donna che assaggia spaghetti e beve vino, ride con gli amici nella sua cucina e sembra flirtare con tutti, ma anche essere la madre affettuosa di tutti, si è tolta la fede, non sorride più, ha preso in affitto un altro appartamento con i suoi figli. 26 GIU 2013
Piccoli principi guerrieri Negli anni pazzi le cose succedono come negli incubi di notte, in cui ci si sveglia e si prova sollievo, perché era finto, era un sogno. Invece è vero. Gli anni pazzi sono quelli in cui tutto va al contrario. Di come avevamo immaginato, dato per certo. Perfino temuto. Ci si scivola dentro, come se sotto i nostri piedi, mentre camminiamo tranquilli oppure angosciati per sempre e per tutto, per un’influenza o per un lavoro, per i soldi o per un tradimento, si aprisse all’improvviso una botola, un buco, uno squarcio, che ci precipita in un altro mondo. “Tu pensavi solo: perché non a me, che magari posso sopportarlo? Perché a mio figlio? Proprio a mio figlio?”. 24 GIU 2013
Olgettine e Coop-ine Anche a Firenze si fanno cene eleganti e si finisce in qualche camera da letto, e anche a Firenze le mogli telefonano ai giornalisti per sapere se nell’elenco delle persone coinvolte “c’è anche quel cretino di mio marito”. Anche a Firenze, e anche senza Silvio Berlusconi, c’è la cattiva strada, insomma, con borse di Louis Vuitton al braccio e telefoni sotto controllo, la cattiva strada che si fa seguire fin dentro il Palazzo Vecchio, quello del comune, con la regina delle escort, la bella Adriana, che ha fatto impazzire tanti (a un certo punto si stufò e andò a casa, in Romania, e molti fiorentini riscoprirono la solidarietà fra uomini e fecero una colletta per farla tornare, Bocca di Rosa alla rovescia, a lieto fine ma non troppo). 19 GIU 2013
Child genius E’ difficile resistere alla tentazione di sedersi in prima fila, telecamera in faccia e occhi lucidi d’orgoglio, a guardare il proprio prodigioso bambino che trionfa sugli altri a scacchi, che sbaraglia i concorrenti nelle equazioni a mente, che viene proclamato il più intelligente, anzi il più genio, del paese. Non è forse il coronamento di tutte le fatiche, di tutti quei pomeriggi passati in casa a farlo studiare, invece che lasciargli guardare i cartoni animati, invece che uscire a mangiare una pizza? Ed è, anche, il riscatto: non sono diventata una grande ballerina, ma almeno mia figlia è un genio. 16 GIU 2013
Un uomo nudo Alle donne non interessa il corpo nudo: loro, si sa, vogliono un uomo che le faccia ridere. L’aspetto fisico non conta, le donne guardano dentro, usano la fantasia, hanno bisogno di una connessione emotiva. Gli uomini si sono adagiati per secoli su queste certezze, “le donne non sono visive”, aiutati anche da chi, alla domanda: qual è la prima cosa che guardi in un uomo, risponde: i polsi. Oppure: l’anima. 13 GIU 2013
Top secret Sii gentile con il tuo tecnico dei computer: lui sa quando vai su YouPorn in ufficio L’unica possibilità è sperare che il tecnico del computer con cui avete a che fare (al lavoro, a casa, e di solito a casa si chiede aiuto al tecnico dell’ufficio, quindi spesso le due figure coincidono) non abbia la vocazione, né le curiosità, di Edward Snowden (eroe, traditore o spia?), l’ex tecnico ventinovenne della Cia che ha mandato all’aria, rivelandolo, lo stato di sorveglianza americano. Invece di preoccuparci di un vago Grande Fratello che (forse) ci intercetta, spia, controlla, pedina, invece di inventare di continuo nuove password per il telefono, e dimenticarle sempre nei momenti critici, invece di preoccuparci delle impostazioni privacy di Facebook, dovremmo accettare che la nostra vita è nelle mani del tecnico dei computer. 12 GIU 2013
Il talento di Violetta Violetta ha sedici anni e le bambine di otto sono pazze di lei, cantano le sue canzoni, vogliono i suoi orecchini e le sue lunge gambe magre. Si incantano davanti alle avventure dell’adolescente argentina di Buenos Aires, con padre severo e milionario che all’inizio ostacola il suo desiderio di cantare, ma infine capisce che il suo talento è lo spettacolo. 09 GIU 2013