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Cosa ci dicono davvero le infiltrazioni al Palazzo di giustizia di Milano

Le forti piogge hanno provocato danni anche al Palazzo di giustizia di Milano. Una grossa bolla d’acqua ha intercettato, esatto, intercettato, l’intercapedine tra il pavimento del quarto piano e il soffitto del terzo. Numerosi bacarozzi di Palazzo hanno tentato di bucare il rigonfiamento con un lungo bastone

Le forti piogge hanno provocato danni anche al Palazzo di giustizia di Milano. Una grossa bolla d’acqua ha intercettato, esatto, intercettato, l’intercapedine tra il pavimento del quarto piano e il soffitto del terzo. Numerosi bacarozzi di Palazzo hanno tentato di bucare il rigonfiamento con un lungo bastone. Comicissima scena di accertamento inutile, quantunque una tantum ficcante. Altre infiltrazioni si sono create nei locali degli uffici Gip, al settimo piano. L’uragano nostro, autoctono, ha l’appropriato nome di “Poppea”. Da poppa, può darsi da due poppe. Ella affoga le buie palandrane meneghine dentro torrenti di latte scaduto da millenni. Latte d’asina, per asini. Ed evitate di illudervi, o lugubr* aguzzin* della nipote di Mubarak: Nordio o non Nordio, il Cavaliere di Montecristo ha appena cominciato.

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