L'anello del buon pastore (LaPresse) 

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Piccole scoperte da far notare all'Unesco, che islamizza le città più sacre dell'ebraismo

Andrea Marcenaro

Trovato nelle acque davanti a Cesarea un anello di smeraldo con incisa la prima immagine del Cristo “Buon Pastore”. Di duemila anni. Ecco. E intanto la Cassazione estetica dell'Onu nega migliaia di anni di presenza ebraica nelle città dei patriarchi

 L’Onu, figlia di una storia tragica e prestigiosa, speranza dell’umanità tra quante possibili. Ce ne fidiamo e non possiamo che farlo. L’Unesco, sua colonna culturale per bellezza e sapere, Cassazione dell’Estetica agli occhi del mondo e di più: sacra istituzione. Unesco che nel 2016 islamizza le città più sacre dell’ebraismo, Gerusalemme e Hebron. Che nega migliaia di anni di presenza ebraica nelle città dei patriarchi e le assegna all’Islam palestinese. Unesco che non può non aver appreso la notizia di ieri: trovato nelle acque davanti a Cesarea un anello di smeraldo con incisa la prima immagine del Cristo “Buon Pastore”. Di duemila anni. Ecco. Per cui Unesco non potrà non confermare di come Cristo fosse palestinese e non ebreo. Uno. Due, proprio volendo, di come la scoperta dell’anello potrebbe suggerire che un improbabile Cristo ebraico sia stato notato dalle parti di Israele solo a partire dal 1948. Dopo Cristo. E avendo avuto il culo che non c’era il Covid.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.