Matteo Salvini (foto LaPresse)

Basta ironizzare sulla Lega di Salvini

Andrea Marcenaro

Facile dire che semplifica, che demagogizza, che campa solo di rozzo populismo. Piaccia o dispiaccia, non è così

Non sarà mai troppo tardi per smetterla di irridere le persone con cui non si va d’accordo e di volgarizzarne, di banalizzarne il punto di vista per misero e immediato tornaconto. La Lega, per esempio. Della quale viene sempre facile ironizzare che semplifica, che demagogizza, che campa solo di rozzo populismo. Piaccia o dispiaccia, non è così. Operano, al fianco di Salvini, persone di primissimo livello. L’onorevole Giancarlo Giorgetti, per esempio, il principale tra i consiglieri economici, è tra questi. Rapporti diretti con Mario Draghi, con i vertici del ministero dell’Economia, con la Banca d’Italia, Giorgetti, bocconiano, vanta un legame di lunga data anche col presidente emerito Giorgio Napolitano. Parla poco, ma riflette molto. A ridosso del recentissimo convegno svizzero cui hanno partecipato Trump e i tutti i grandi della terra, è stato il più veloce a commentare: “See…facile a Davos, lo facessero a Prendevos”.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.