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il gigante dello streaming

A sorpresa, è Netflix ad accaparrarsi Warner Bros

Marco Arvati

L'offerta di 83 miliardi di dollari è stata accettata, battendo la concorrenza di Comcast e di Paramount. La vittoria ha destato sorpresa: l'azienda negli anni non aveva mai mostrato interesse per grandi acquisizioni, ma le cose sono cambiate

Dopo una lunga battaglia, sarà Netflix ad acquisire Warner Bros Discovery (Wbd), battendo la concorrenza di Comcast e di Paramount, con un’offerta accettata del valore totale di 83 miliardi di dollari. Il gigante dello streaming ottiene quindi tutto il catalogo di Warner e la piattaforma streaming HBO Max, che arriverà in Italia a gennaio; rimarranno invece alla vecchia proprietà alcuni canali televisivi, tra cui CNN, che non rientrano nell’acquisto. La vittoria di Netflix ha colto di sorpresa molti addetti ai lavori, dato che l’azienda negli anni non aveva mai mostrato interesse per grandi acquisizioni. A restare a bocca asciutta sono gli Ellison, proprietari di Paramount e vicini a Donald Trump, gli unici che avevano fatto un’offerta per tutti gli asset di Warner, compresa CNN: in una lettera agli investitori l’azienda ha accusato il Ceo di Wbd David Zaslav di avere fatto favoritismi verso Netflix.

 

Inoltre, gli Ellison si dicono sicuri che la loro offerta sarebbe stata l’unica a superare indenne le maglie dell’antitrust, dato che la fusione tra due giganti dello streaming come Netflix e HBO, che nei soli Stati Uniti contano più di 400 milioni di abbonati, sarà sicuramente scrutinata a lungo. Secondo Netflix, invece, non ci sarebbe alcuna evidenza del fatto che la fusione danneggi i consumatori; anzi, la possibilità di vendere entrambi gli abbonamenti in bundle porterebbe a evidenti risparmi per l’utente finale, dato che il 75 per cento di chi è abbonato a HBO Max è anche un utente Netflix. Nonostante questo, se la fusione non dovesse andare in porto per via di mancata approvazione degli enti regolatori, Netflix dovrà comunque sborsare a Warner quasi 6 miliardi di dollari.

 

Oltre agli Ellison, scottati dalla sconfitta, anche molti produttori di Hollywood si sono dichiarati contrari. In questi anni, infatti, Netflix non ha mai dato particolare valore alle sale cinematografiche: le sue produzioni originali hanno un passaggio al cinema limitato, volto soltanto a ottenere la possibilità di potersi candidare ai principali premi artistici, come gli Oscar. In una lettera anonima inviata da alcuni produttori al Congresso si legge che l’azienda non ha alcun incentivo a supportare i cinema, e anzi vorrebbe distruggerli in modo che gli utenti passino più tempo sulla piattaforma streaming. Nonostante questo, Netflix ha cercato di rassicurare il pubblico, affermando che i film sotto l’etichetta Warner Bros continueranno a essere distribuiti principalmente nei cinema e solo successivamente in streaming.

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