Le serie tv da vedere a febbraio 2022, in pillole

Gaia Montanaro

L'amica geniale, Suspicion, Hotel Portofino e le altre. Dai thriller più cupi e adrenalinici, fino ai racconti emotivi e d’atmosfera, passando per qualche dramma storico e un pizzico di contemporaneità: i nostri consigli del mese

C’è molta varietà in questo febbraio seriale. Dai thriller più cupi e adrenalinici, fino ai racconti emotivi e d’atmosfera, passando per qualche dramma storico e un pizzico di contemporaneità. Chi punta tutto sui ritorni, può destreggiarsi tra Mrs Maisel e Killig Eve. E, nel dubbio, il 16 febbraio arriva su Disney+ The French Dispatch di Wes Anderson. Una meraviglia per tutti.

 

Suspicion

(Apple tv +, 4 febbraio)

Serie thriller basata sull’originale israeliana False flag e disponibile con i primi due episodi (i seguenti a rilascio settimanale) su Apple tv+. Il racconto segue le vicende di un’importante donna d’affari americana (Uma Thurman) a cui viene rapito il figlio durante un soggiorno in un albergo di Manhattan. I sospetti convergono inizialmente su quattro cittadini britannici, tutti ospiti del medesimo hotel la notte del sequestro ma ben presto si capisce che le implicazioni internazionali (e la presenza di Fbi e dell’Agenzia Nazionale Anticrimine) inseriscono il rapimento in un quadro più grande. Bisognerà capire chi è realmente colpevole e chi si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Dai produttori di Homeland, un thriller ben confezionato per chi ama i racconti tensivi e di impatto.

 

L’amica geniale. Storia di chi fugge e di chi resta

(Rai1, 6 febbraio)

Arriva l’atteso terzo capitolo dell’adattamento televisivo della saga di Elena Ferrante, sempre co-prodotto con Hbo e che vede alla regia Daniele Luchetti (al posto di Saverio Costanzo). Otto episodi ambientati negli anni Settanta in cui troviamo Lenù e Lila alle prese con un contesto sociale sfidante e con nuovi problemi – dell’età adulta – da affrontare. Lenù ha scritto il suo primo romanzo (femminista) e cerca di fuggire da Napoli tramite il matrimonio, non troppo d’amore, con Pietro. Chi resta invece è Lila che lavora in un salumificio in condizioni molto difficili, diventando suo malgrado uno dei volti simbolo del movimento studentesco locale. Questo l’incipit, molti saranno i successivi rivolgimenti di trama – ben noti ai lettori amanti della saga. L’amicizia tra due donne diverse che raccontano sé stesse e il mondo che cambia intorno e dentro di loro.

 

Vigil – indagine a bordo

(Sky, 7 febbraio)

Miniserie BBC (prodotta con Peacock) che segue le vicende di Amy Silva, ispettore di polizia scozzese che deve indagare sulla morte misteriosa di un membro dell’equipaggio di un sottomarino missilistico a propulsione nucleare, avvenuto dopo la scoparsa di un peschereccio. Le sue indagini la porteranno a scontrarsi con la Royal Navy e L’MI6. I sei episodi prendono spunto, senza enfatizzarlo, da alcuni eventi che hanno coinvolto il sottomarino della Royal Army HMS Vigilant. Un racconto adrenalinico e dai toni lividi, per chi ama le serie dall’incedere claustrofobico e di impatto.

 

Inventing Anna

(Netflix 11 febbraio)

Tra i titoli più attesi dell’anno c’è sicuramente la nuova miniserie creata da Shonda Rhimes per Netflix. Al centro troviamo la storia vera di Anna Delvey, ereditiera tedesca di Instagram da milioni di followers che ha conquistato i salotti più prestigiosi ed elitari di New York. Tutto sta a determinare quanto il suo personaggio sia reale o sia solo una rappresentazione di una millantatrice. Una giornalista, Vivian, indaga sulla vera identità di Anna. La serie si ispira all’articolo del New York Magazine “How Anna Delvey tricked New York’s party people” scritto da Jessica Pressler. Un racconto molto pop e patinato che tocca un nervo scoperto della nostra contemporaneità. Il marchio di fabbrica è quello di Shondaland.

 

Fedeltà

(Netflix, 14 febbraio)

C'è grande interesse per l’adattamento audiovisivo del romanzo di Marco Missiroli Fedeltà (edito da Einaudi). La miniserie in sei episodi e ambientata a Milano segue le vicende di Carlo, professore part-time di scrittura creativa che si invaghisce di una sua studentessa e Margherita, architetto che lavora come agente immobiliare. La serie esplora le conseguenze sulla coppia di questo presunto tradimento. Sfida ardua quella di tradurre visivamente un romanzo che fa della sfaccettatura psicologica e della profondità di tratteggio dei personaggi la sua timbrica peculiare. Michele Riondino e Lucrezia Guidone prestano i volti alla coppia protagonista in un racconto che promette di toccare corde emotive con grande respiro. Per chi ama le serie introspettive e potenzialmente ricche di carica emozionale.

 

La fantastica signora Maisel

(Amazon Prime Video, stagione 4, 18 febbraio)

Molto attesa la quarta stagione di una serie che è ormai diventata a suo modo un classico. Torna infatti – con due episodi la settimana – Midge Maisel, casalinga chic dell’Upper East Side convertita alla stand up comedy che nel tempo ci ha abituato, anche visivamente, a costanti cambiamenti di pelle e di obiettivi (sempre più grandi) da raggiungere. In questa quarta stagione siamo arrivati agli anni Sessanta, periodo storico di grandi cambiamenti, e Mrs Maisel è riuscita a procacciarsi un ingaggio importante che le lascia carta bianca ma la obbliga a creare una fattura sempre maggiore con la sua famiglia e i suoi affetti. Una serie che, oltre a un tono del racconto sempre brillante e piacevole, è costantemente una gioia per gli occhi.

 

Hotel Portofino

(Sky e Now, 28 febbraio)

Serie gialla/mistery di stampo inglese ambientata negli anni Venti sulla riviera ligure. La figlia di un ricco industriale, Bella Ainsworth (Natascha McElhone), decide di trasferirsi in Liguria, a Portofino, per aprire un albergo tipicamente britannico. Intrighi, amori e beghe famigliari sullo sfondo esotico della riviera, mantenendo intatti i rituali tipici inglesi (tea delle cinque e compagnia) per un racconto che rievoca, in salsa italiana, atmosfere alla Dowton Abbey. Per un pubblico femminile che cerca un prodotto di intrattenimento, un po’ di stile e un po’ patinato.

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