sotto l'ombrellone

Viaggi, voli e parcheggi. Le app per l'estate e quelle da evitare

Andrea Trapani

Dai percorsi turistici "local" allo smart working con vista mare o campagna, ci sono applicazioni per tutte le esigenze. Consigli per la spiaggia e
un piccolo avvertimento: niente servizi meteo

Esistono app da spiaggia? Forse sì, forse no. La stessa domanda vale per la montagna e per ogni destinazione di vacanza. In realtà, lo anticipiamo subito, esistono app per ogni esigenza. Difficile però avere la capacità completa di navigare tra le varie possibilità. Gli interessi di ognuno di noi sono assai diversi, come l’attenzione da prestare. Eh già, l’attenzione. Nella nostra vita connessa H24 l’attenzione è diventata una risorsa scarsa per cui combattono tutti: social network, giornali, tv, eventi sportivi. L’obiettivo è avere un piccolo colpo d’occhio da parte del grande pubblico. Anche sullo schermo, altrettanto piccolo, di uno smartphone.

La spiaggia è il luogo ideale per farlo. Lunghi tempi morti, il sole che bacia chi si riposa dopo mesi di lavoro. Il momento adatto per distrarsi, anzi per prestare attenzione a cose più facete. Come quelle di molti servizi online. Anzi, app. Spesso l’app è solo l’accesso più veloce e facile a un sito web o a un servizio nato per i computer. Certo, in vacanza non si può usare un computer. Non si faceva neanche 20 anni fa quando gli smartphone e i tablet erano ancora nelle menti dei loro ideatori. Figuriamoci adesso. Siamo tutti diventati appassionati di app. Negli ultimi anni, la tendenza a giocare e divertirsi attraverso il proprio smartphone si è intensificata sempre di più, a causa di alcuni fattori che l’hanno reso possibile. C’è anche chi ha direttamente rinunciato a giochi per consolle o PC, o a qualsiasi altra forma di divertimento possibile, per farlo dal proprio telefonino. Ma cosa spinge un utente a installare gli innumerevoli giochi e servizi tramite un’app che sono nati sulle piattaforme online? 

 

Potrebbe sembrare futile come motivo, ma la gratuità è un elemento fondamentale che riesce a giustificare il successo della maggior parte delle applicazioni. Considerandone la qualità e la velocità con cui vengono realizzate, non si può pensare che il successo di un’app dipenda da un fattore meramente qualitativo. In effetti, molti utenti decidono di puntare non tanto sulla qualità di un titolo, quanto più sulla sua accessibilità. Ciò porta, chiaramente, in molti a scegliere quelle applicazioni presenti sugli store dei propri smartphone, che hanno una tendenza molto breve che ma che possono offrire un passatempo a costo zero, in grado di impegnare alcune ore della propria giornata.

Sotto l’ombrellone non si può fare altrimenti. Quella del 2021 è la seconda estate insolita dell’uomo contemporaneo, ma rimane pur sempre una calda estate da affrontare. Tra settimane in città, vacanze dell’ultimo minuto e norme da rispettare, sopravvivere a Ferragosto potrebbe essere un’ardua impresa. Scegliere un’app valida per tutti è la più difficile delle imprese per ogni giornalista, ma dare consigli è facile. Innanzitutto, dandone uno “al contrario”, ovvero su cosa non installare: dimenticate quei servizi meteo, permetteteci la paternale, che strillano titoli “clickbait” trovando nomi e soprannomi direttamente dalla “Divina Commedia” per raccontare normali effetti climatici. Il climate change è una cosa talmente seria che non merita di essere uno strumento acchiappalike per piattaforme nate (in teoria) per informare. Anzi, se proprio volete un’app per sapere quanti gradi ci saranno domani, molte regioni italiane hanno proprie piattaforme, magari non bellissime, dove ci sono servizi meteorologi ad hoc per ogni realtà locale della nostra penisola. In queste ore caldissime sono la fonte migliore da consultare.

 

Non c’è solo il tempo tra le nostre scelte. Se il meteo è la fonte numero uno delle chiacchiere lungo la battigia, in famiglia si parla sempre di nuovi spunti per evitare la monotonia di una settimana fermi in un uno luogo. Se siete abbastanza curiosi di sapere cosa c’è intorno a voi, si può dare un’occhiata all’app di Tramundi che propone percorsi - detti “local-to-be” - basati sull’immersione culturale e sulla condivisione: dal trekking tra Emilia-Romagna e Toscana alle pedalate in Salento, si può vedere le giornate altrui e programmare le nostre allo stesso tempo. 

Rimaniamo nell’ambito delle idee, più o meno geniali, che possono coinvolgere ognuno di noi: godersi il mare senza preoccuparsi dell’auto è l’obiettivo, spesso irraggiungibile, di molti turisti. Eppure qualcosa si può fare. Per questo motivo, tra i suoi oltre 400 parcheggi in tutta Italia, la piattaforma Parclick ha fatto una selezione delle destinazioni più popolari con parcheggio vicino al mare che permettono agli utenti di prenotarlo in anticipo: si va da “Pane e Pomodoro” a Bari al lungomare di Napoli senza dimenticare porti importanti come Palermo e Trieste. A proposito di mare, tra le più note anche per il facile nome a dominio, Spiagge.it è un’app che permette di prenotare il nostro posto in spiaggia direttamente online. La facilità, come sempre, è alla base del suo successo: basta inserire la località preferita e trovare nell’applicazione tutti i risultati correlati, compresa una descrizione dettagliata di ogni spiaggia prima di eseguire la prenotazione.

 

Il caldo vi comincia a soffocare? Altra app, nonché sito affermato da anni, è Skyscanner che, come tanti altri servizi del settore, permette di prenotare viaggi in aereo, hotel, insomma quel che si vuole, ma soprattutto mette a disposizione uno spazio dove trovare le idee per una destinazione da visitare prima di tornare a lavoro. A proposito di lavoro e vacanze, per chi proprio non riesce a staccarsi dai propri impegni ma vuole godersi magari il sole allo stesso tempo, stanno nascendo numerose soluzioni. Tra le più recenti Nibol, l’app dell’ufficio diffuso creata da Riccardo Suardi, che ha voluto dare ad aziende e professionisti, potenzialmente, "l’ufficio distribuito più grande del mondo". Un obiettivo ambizioso, ma già oggi è possibile prenotare postazioni di lavoro in oltre 25 città: “Abbiamo uno stabilimento balneare in riva al mare a Messina, un "rural coworking" in Toscana, un hotel a 50 metri dal mare a Rimini e diversi coworking in tutta Italia, da Riccione a Napoli fino alle Marche”. Insomma, se non avete trovato l’app da spiaggia con cui divertirvi, ci può essere anche il lavoro che vi segue fino alla sdraio.

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